Berlusconi: “Voglio un esercito di paladini della libertà. Sinistra vuole invasione stranieri”

Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

A poco più di un mese dalle elezioni Regionali il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affida ad un videoclip un appello a «scendere tutti in campo». Berlusconi sceglie il tono e il registro che più predilige per motivare i suoi, in un momento difficile per la sua maggioranza. Stavolta le inchieste giudiziarie investono i vertici del partito, il pericolo di una nuova Tangentopoli lo ha messo in allarme, i sondaggi non rassicurano per niente.

Quindi il messaggio è tutto incentrato sulla libertà, eterno refrain nei periodi di difficoltà, con la consumata sottolineatura enfatica della differenza con la sinistra. Libertà di non essere intercettati, in primis, di non essere controllati dal fisco, di non essere disturbati mentre affrontano le emergenze ecc..

In occasione della  presentazione del filmato, rivolto ai militanti del Pdl, il premier coglie l’occasione per accusare la sinistra di voler «spalancare le porte agli stranieri  e di volere uno stato di polizia tributaria».

Berlusconi nella clip ha chiesto ai militanti maggior impegno personale  non solo attraverso l’iscrizione al Pdl ma spendendosi per una causa più grande,  militare cioè  «come paladini della libertà nell’esercito del bene contro il male».

Tra gli impegni di questo “esercito”, ha spiegato il leader del Pdl, quello «innanzitutto di sostenere l’azione del nostro governo», spiegando ad amici e conoscenti quello che è stato fatto finora.

«Le prossime elezioni in tredici regioni sono un test nazionale, una scelta di campo tra noi e loro, tra il Governo del fare e la sinistra delle chiacchiere» prosegue Berlusconi nel video presentato durante la convention dei ‘Promotori della libertà” insieme al ministro Michela Vittoria Brambilla.

«Noi siamo il Governo delle riforme e delle emergenze – dice il premier – loro sono la sinistra che dice solo no. Il nostro messaggio è di ottimismo, il loro di pessimismo ed autolesionismo. Noi siamo un Governo che valorizza le cose positive, loro propagandano anche all’estero le cose negative del nostro Paese. Noi siamo un Governo rispettato nel mondo loro sono una opposizione antinazionale. Il nostro è un vero e concreto Governo del fare – aggiunge il premier – e il nostro primo compito è spiegarlo agli italiani».

Durante la presentazione Berlusconi ha attaccato la sinistra sulla questione immigrazione: «La sinistra vuole spalancare le porte agli stranieri, vuole un’invasione di stranieri perchè pensa si possa sovvertire l’esito del voto che ha visto la vittoria dell’Italia moderata».

Infine una stoccata Berlusconi l’ha riservata alla questione “intercettazioni telefoniche”:  «Il diritto alla riservatezza e alla privatezza fa parte delle libertà fondamentali. Ogni giorno ci sono attacchi alla libertà se uno alza il telefono e pensa di essere intercettato». Sulla pratica di intercettare i telefoni il premier è durissimo: «Partono solo secchiate di fango, non ci sono reati che emergono con certezza. Noi vogliamo restare liberi, amiamo la libertà. Siamo già tutti sottoposti al controllo dei telefoni e oggi è già uno stato di polizia. E’ un sistema barbaro».