Borse di studio “non coerenti”, dubbi sui contratti: ecco le “criticità” rilevate da Napolitano sulla riforma Gelmini

Pubblicato il 30 Dicembre 2010 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA

Mariastella Gelmini

Il Capo dello Stato, nel promulgare la riforma dell’Università, ha segnalato alla Gelmini e al governo tutto delle criticità da superare. Ma quali sono? Come scrive lo stesso Giorgio Napolitano, queste criticità riguardano in particolare gli articoli 4, 6, 23 e 26 della legge. I problemi? Essenzialmente tre per Napolitano: si deve tagliare il comma sui cosiddetti “professori aggregati”, riformulare i criteri di assegnazione delle borse di studio (criteri considerati dal Capo dello Stato “non coerenti”), ripensare ai contratti dei professori, contratti su cui il Colle avanza “dubbi di ragionevolezza”.

“Per quel che riguarda l’articolo 6 – si legge nella nota di Napolitano allegata alla legge – concernente il titolo di professore aggregato, pur non lasciando la norma, da un punto di vista sostanziale, spazio a dubbi interpretativi della reale volontà del legislatore, si attende che ai fini di un auspicabile migliore coordinamento formale, il governo adempia senza indugio all’impegno assunto dal Ministro Gelmini nella seduta del 21 dicembre in Senato, eventualmente attraverso la soppressione del comma 5 dell’articolo”.

“Per quanto concerne l’art. 4 relativo alla concessione di borse di studio agli studenti – prosegue la nota – appare non pienamente coerente con il criterio del merito nella parte in cui prevede una riserva basata anche sul criterio dell’appartenenza territoriale. Inoltre, l’art. 23, nel disciplinare i contratti per attività di insegnamento, appare di dubbia ragionevolezza nella parte in cui aggiunge una limitazione oggettiva riferita al reddito ai requisiti soggettivi di carattere scientifico e professionale”.

“Infine è opportuno che l’art. 26, nel prevedere l’interpretazione autentica dell’art. 1, comma 1, del decreto legge n. 2 del 2004 sia formulato in termini non equivoci e corrispondenti al consolidato indirizzo giurisprudenziale della Corte Costituzionale. Al di la’ del possibile superamento – nel corso del processo di attuazione della legge – delle criticità relative agli articoli menzionati, resta importante l’iniziativa che spetta al governo in esecuzione degli ordini del giorno Valditara e altri G 28.100, Rusconi ed altri G24.301, accolti nella seduta del 21 dicembre in Senato, contenenti precise indicazioni anche integrative – sul piano dei contenuti e delle risorse – delle scelte compiute con la legge successivamente approvata dall’Assemblea.