Camusso: “Sindacato unico? Solo nei regimi totalitari”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Maggio 2015 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA
 sindacato unico, ad una legge sulla rappresentanza sindacale e non più a sigle su sigle

Susanna Camusso (Ansa)

ROMA – “Penso che il tema del sindacato sia quello del sindacato unitario. Il sindacato unico è invece una concezione che esiste solo nei regimi totalitari”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ai microfoni del Giornale radio Rai dopo le parole del premier Matteo Renzi, che aveva auspicato “un sindacato unico” e “una legge sulla rappresentanza sindacale” che interrompa il proliferare di “sigle su sigle”.

Per la Camusso si tratterebbe di una “concettualmente sbagliata perché presuppone che la totalità di orientamenti e la rappresentanza di tutti i soggetti, anche diversi, che vi sono nel mondo del lavoro, vengano inclusi in un pensiero unico che non fa parte della modernità”.

E delle parole dette dal premier Renzi parlano anche il leader della Uil Carmelo Barbagallo e della Cisl, Annamaria Fulan. Barbagallo ripete sostanzialmente quello già detto dalla Camusso: “Renzi auspica il sindacato unico. Dimentica, forse, che esperienze del genere sono, nella maggior parte dei casi, in Paesi totalitari. Sembra che voglia far prevalere il modello dell’uomo solo al comando e che intenda esportare questa sua idea anche nel mondo del lavoro e del sociale. E per il fronte imprenditoriale, dove c’è una pletora di associazioni? Anche per loro pensa ad un unico soggetto di rappresentanza?”, domanda il numero uno della Uil, affermando che “in realtà, sembra che Renzi voglia far prevalere il modello dell’uomo solo al comando e che intenda esportare questa sua idea anche nel mondo del lavoro e del sociale”. Barbagallo sottolinea che “noi, invece, siamo per un sindacato riformista e unitario, in cui il pluralismo delle idee è garanzia di dialogo e democrazia e dove le decisioni vengono assunte a maggioranza. Un modello, questo, già in vigore nel pubblico impiego e, poi, interpretato molto bene dal Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto dalle parti per il settore privato che, però, non è ancora operativo perché in attesa dell’adempimento di alcuni atti amministrativi da parte del Governo”.

Per Annamaria Furlan “l’Italia non ha bisogno di un sindacato unico ma di sindacati responsabili e riformatori”. La numero uno della Cisl poi conclude: “Non serve a niente alzare polveroni o buttare benzina sul fuoco. Piuttosto il Governo si occupi dei problemi veri” a partire da crescita e lavoro”.