Gli impresentabili del Pd: in Puglia candida Mazzarano, quello delle mazzette di “Gianpi”

Pubblicato il 20 Aprile 2011 - 14:25 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Anche il Pd candida gli “impresentabili”, e nel partito scoppia la polemica. A Massafra (Taranto) il capolista è Michele Mazzarano, uno dei politici a cui Gianpaolo Tarantini ha detto di aver pagato tangenti. Questa candidatura avrebbe scatenato la reazione furibonda di Michele Emiliano, sindaco di Bari e segretario regionale del Pd: “Mi veregogno del mio partito”, avrebbe scritto l’ex pm sulla sua pagina di Facebook.

Ecco, come ha riportato Pierluigi Giordano Carbone sul Fatto Quotidiano, le parole del sindaco Emiliano postate sul proprio profilo Facebook: “Questi sono i casi in cui mi vergogno del mio partito. Questo soggetto dovrebbe dimettersi da ogni carica politica ed andare a lavorare. Sarebbe la prima volta nella sua vita. Ha preso soldi da Tarantini e non può più rappresentare il Pd. Non capisco perché insistiamo a farci del male. Ma le vecchie abitudini sono dure a morire. Prendere soldi da imprenditori fuori dalle regole che consentono il finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali è il più grave dei delitti politici ed il Pd deve stabilire da che parte sta”.

Mazzarano (che guarda caso fu il predecessore di Emiliano a capo della segreteria regionale del partito) ha annunciato al Fatto querela nei confronti del sindaco di Bari. Emiliano tirò già in ballo Mazzarano, ricorda Carbone, ritenendolo l’organizzatore della cena a cui parteciparono Tarantini e Massimo D’Alema.

Gianpaolo Tarantini, che è al centro dello scandalo della sanitopoli pugliese, durante gli interrogatori avrebbe fatto proprio il nome di Mazzarano e di Sandro Frisullo: a loro, ha detto l’imprenditore, avrebbe pagato delle tangenti.