Casini: “Dopo Monti c’è Monti”. Alfano: “Vuole governare? Si faccia eleggere”

Pubblicato il 9 Settembre 2012 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA
Pier Ferdinando Casini (LaPresse)

CHIANCIANO – Pierferdinando Casini invoca un governo Monti dopo il governo Monti e il segretario del Pdl risponde piccato dicendo che se l’attuale premier vuole continuare a governare altro non deve fare che candidarsi e vincere le elezioni. Lo scontro su Monti, mentre Monti non fa che ripetere come la sua avventura politica si chiuderà ad aprile 2013, arriva a distanza nella mattinata di domenica 9 settembre.

Ad aprire le “ostilità” è Casini che parlando alla festa dell’Udc a Chianciano spiega:  ”Per noi dopo Monti c’e’ Monti. Il cammino non va interrotto, la strada è ancora lunga. Coraggio, incamminiamoci!”.  Secondo Casini ”non può andare disperso lo spirito di collaborazione repubblicana che deve essere alla base della prossima legislatura; non può essere dispersa la capacità di guida italiana della politica europea che è emersa in questi mesi e non può essere dispersa la politica di risanamento e di rigore che, grazie al sacrificio degli italiani, ha evitato un disastro annunciato”.

Passano pochi minuti e arriva secca la risposta di Alfano che spiega: se qualcuno vuole ancora Monti alla guida del governo ”dovra’ trovarlo sulla scheda” perché ”il sale della democrazia” sta nel fatto che ”governa chi vince le elezioni”. Cosi’ Angelino Alfano, da Cernobbio, a proposito dell’ipotesi di un Monti bis. ”O si sospendono le prossime elezioni o dalle prossime elezioni non si potra’ prescindere”, ha detto Alfano, conversando con i giornalisti a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. ”Io ritengo che la democrazia abbia il suo sale nella celebrazione delle elezioni e nella consacrazione al governo di chi le ha vinte”, ha sottolineato il segretario. ”Cio’ non toglie – ha aggiunto – l’importantissima funzione che Monti ha svolto e sta svolgendo per il paese: noi non abbiamo condiviso tutto quello che ha fatto, ma riconosciamo di non aver sbagliato nel sostenerlo”.

”Crediamo – spiega Alfano riferendosi alle riforme interne all’Udc –  che non sia un problema di aggiungere all’album dell’Udc nuove figure”, ma che sia un problema di dare ”credibilita”’ ad un progetto politico.