Il caso Greganti in Senato: ci andava, a fare che? Nascosti i suoi ingressi?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Maggio 2014 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA
Primo Greganti (Foto Lapresse)

Primo Greganti (Foto Lapresse)

ROMA – Primo Greganti andava in Senato, a fare che? Incontrava qualcuno il tesserato Pd finito in carcere nell’ambito dell‘indagine Expo, già noto alle cronache di Tangentopoli dei primi anni ’90? E se andava in Senato, qualcuno ha voluto cancellare le tracce di queste visite a palazzo Madama? Se lo chiede il Movimento 5 Stelle: Mario Giarrusso, con una nota, e lo stesso Beppe Grillo con un post sul suo blog.

“Ieri è successo un fatto gravissimo ed inaudito – fa notare Giarrusso – Dopo che un senatore aveva richiesto di conoscere gli accessi di Primo Greganti (il tesserato Pd arrestato per le tangenti dell’Expo 2015) agli uffici del Senato, il sistema informatico si è improvvisamente bloccato ed è rimasto fuori servizio per mezza giornata. Quando ha ripreso a funzionare, non risultavano tracce di ingressi in senato di Primo Greganti. Peccato che la Guardia di Finanza pedinando Greganti, aveva appurato e documentato come ogni mercoledì questi si presentasse in Senato, dove regolarmente accedeva. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle a breve chiederà una inchiesta interna per verificare cosa sia successo nella giornata di ieri e come sia stato possibile che Greganti entrasse in Senato senza che i suoi ingressi venissero registrati oppure come sia stato possibile cancellare la registrazione di questi ingressi (che avrebbero indicato chi andava a incontrare)”.

Grillo chiede chiarezza direttamente al premier Renzi:

“Renzie assomiglia sempre più a un pugile suonato che al gong non sa neppure ritrovare l’angolo per sedersi. E’ in attesa del flop delle elezioni e del lancio della spugna da parte dei due ottuagenari padri della patria, Napolitano & Berlusconi. Ieri ha chiesto sull’Expo “uno sforzo in più perché cambi il clima nel nostro Paese e torni la speranza”. Nel frattempo Genovese accusato di associazione per delinquere, riciclaggio, peculato e truffa per cui è stato chiesto l’arresto è ancora a piede libero e non si ricordano parole di sdegno e di dura condanna da parte dell’Ebetino. Greganti, esponente/lobbista del Pd, in questi mesi entrava a usciva a suo piacimento dal Parlamento senza controlli per parlare con chi? Renzie lo ha mai incrociato? E perché un pregiudicato tesserato dal Pd fino a ieri poteva fare il lobbista a tempo pieno, per far tornare la speranza nel Paese? Renzie faccia uno sforzo in più e pulisca i panni del suo partito in Arno prima di chiedere sforzi agli altri. Oggi Genovese sarà con tutta probabilità salvato dal Soccorso Rosso che farà di tutto per evitare il voto chiesto dal M5S per sbatterlo fuori dalla Camera. Renzie ne è a conoscenza? Faccia uno sforzo in più perché cambi il clima nel nostro Paese e torni la speranza anche se la carcerazione di Genovese gli costerà 20.000 voti (di scambio?) in Sicilia e con i tempi che corrono anche 20 voti per il pd sono grasso che cola. Gratta il piddino e trova il Genovese”.