Cateno De Luca: 15 grane con la giustizia, la normalità

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 9 Novembre 2017 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
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Cateno De Luca prima dell’arresto (foto Ansa)

ROMA – Cateno De Luca: 15 grane con la giustizia, 15 volte accusato, 15 volte sotto inchiesta. Al mattino del 9 novembre Cateno De Luca è stato accompagnato in Tribunale a Messina. Conseguenza lampo dell’arresto con l’accusa di evasione fiscale di 24 ore prima? No, era un altro processo. Un’altro processo per concussione, falso, abuso d’ufficio.

Una delle quindici grane con la giustizia conteggiate e rese pubbliche dallo stesso Cateno De Luca su facebook. Conteggiate e rese pubbliche quindici volte sotto indagine e quindici accuse come prova ed evidenza di una innocenza cristallina.

Cateno De Luca neo eletto consigliere (pardon deputato, lì li chiamano pomposamente così i consiglieri regionali, anzi neanche tanto pomposamente visto che i consiglieri regionali in Sicilia guadagnano quanti se non più dei parlamentari nazionali) esibisce il suo curriculum giudiziario, vanta archiviazioni, sventola le inchieste a suo carico come titoli se non di merito di certo di martirio o quasi. Racconta, anzi allude a chi vuole impedirgli di fare il sindaco di Messia, si dichiara orgogliosamente “figlio del popolo”.

E il popolo, c’è un popolo che risponde. Migliaia di risposte e quasi tutte di sostegno e solidarietà via social. E fiaccolata di sostegni solidarietà sotto casa, anche se erano decine, al massimo un paio di centinaia. Non manca chi lo definisce “piccolo grande uomo” e chi lo ricorda e segnala come piccolo sindaco che portava benessere.

Può essere consenso o claque mediatica, chissà. Quel che è certo è che quindici grane quindici con la giustizia in una sola carriera politica rappresentano per un bel po’ di gente la normalità. Qualcosa che non stupisce, non sorprende, non spiazza. Quindi grane con la giustizia quindici l’accusato Cateno De Luca non le nasconde, minimizza, non gli fanno né imbarazzo e tanto meno ostacolo. fanno di lui secondo la rappresentazione che questo politico dà di se stesso un politico normale.