“Il G8 a L’Aquila”, il Consiglio dei ministri ha deciso. Berlusconi: “Nessuno avrà il coraggio di venire a protestare qui”

di Alessandro Avico
Pubblicato il 23 Aprile 2009 - 13:50| Aggiornato il 17 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

La prossima riunione del G8, prevista per luglio, non si terrà in Sardegna nell’isola della Maddalena come previsto, bensì a L’Aquila. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri che si è riunito proprio nel capoluogo abruzzese, il premier Silvio Berlusconi ha motivato questa scelta dicendo che così si risparmierebbero fondi e risorse che potranno essere utilizzati per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma, portando l’Abruzzo al centro dell’attenzione mondiale: il risparmio netto è di circa 220 milioni di euro, con le riunioni che si terranno nella scuola della Guardia di Finanza di Coppito.

«Chiedo scusa al presidente della regione Sardegna, che non abbiamo avuto modo di avvisare – ha detto Berlusconi – ma posso già dire che l’isola potrà ospitare in autunno un summit sull’ambiente per cui sto avendo contatti con il presidente americano Barack Obama. Del resto – ha poi aggiunto – la Maddalena e il contesto più lussuoso in cui la riunione si sarebbe svolta sarebbe stato meno consono con il periodo di crisi che l’economia mondiale sta vivendo».

Quanto alla sicurezza dei leader, il presidente del Consiglio ha spiegato che ci sono tutte le condizioni per garantirla e che probabilmente «nessuno avrà la faccia di venire in questi luoghi ad organizzare manifestazioni violente come quelle a cui siamo stati abituati in passato».

Il G8 a L’Aquila farebbe molto piacere a Massimo Cialente, sindaco del capoluogo, che ha detto: «La città potrebbe essere pronta per quanto possibile dopo un terremoto come quello che abbiamo subito, ci piacerebbe essere vestiti a festa, ma ci troveranno con la tuta da lavoro…». In ogni caso, per Cialente «sarebbe un’occasione per mostrare ai grandi della Terra lo stato del nostro patrimonio artistico colpito dal sisma e cercare di far adottare per la ricostruzione i monumenti colpiti».

Più critica invece Margherita Boniver, parlamentare del Pdl: «Ritengo che la possibilità di trasferire la riunione non sia neppure immaginabile, vista l’estrema complessità dell’organizzazione e in considerazione del numero molto elevato di persone che dovrebbero parteciparvi. Senza tenere conto dell’enorme complessità dell’apparato di sicurezza che una riunione di questo tipo prevede».

Alessandro Avico