Claudio Scajola indagato per abuso edilizio: “E’ una persecuzione”

Pubblicato il 18 Aprile 2013 - 15:50| Aggiornato il 26 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

IMPERIA – Claudio Scajola è indagato per abuso edilizio e finanziamento illecito ai pariti. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa,  la villa ad Imperia dell’ex ministro dell’Interno è stata perquisita dalla Polizia postale e dalla Polizia municipale.

Secondo l’accusa ci sarebbero state irregolarità edilizie su lavori di ristrutturazione, per i quali peraltro Scajola aveva presentato a suo tempo una richiesta di sanatoria. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati perquisiti gli uffici dell’ex ministro a Imperia e il Comune. E’ stato ascoltato l’ex vicesindaco e assessore all’Edilizia, Gianfranco Gaggero.

La magistratura vuole chiarire come siano stati pagati alcuni lavori di ristrutturazione fatti all’interno di Villa Giuseppina. Scajola oggi, 18 aprile, è a Roma per seguire il voto per il Presidente della Repubblica.

SCAJOLA: “PERSECUZIONE CONTRO DI ME” – ”Contro di me c’è una persecuzione”, ha detto l’ex ministro, commentando la perquisizione nella sua villa e nel suo ufficio. ”Questa mattina alle 8 la polizia postale, esibendo un mandato di perquisizione a firma del sostituto procuratore Bogliolo, si è presentata presso il mio studio in via Matteotti. Alla stessa ora presso la residenza della mia famiglia, nella casa dei genitori di mia moglie, si è presentata un’ altra pattuglia della polizia postale per eseguire analoga perquisizione. Ad accoglierli, mia suocera, donna combattiva di 83 anni che si sta intrattenendo con loro. Io mi trovo infatti a Roma con mia moglie. Le ispezioni, in ogni singolo angolo, armadio e cassetto della nostra casa e del mio ufficio, sono ancora in corso”. “L’ipotesi fantasiosa da parte della procura è che i pagamenti per la ristrutturazione della nostra abitazione negli ultimi dieci anni sarebbero inferiori al valore effettivo, con conseguente accusa di ipotetico finanziamento illecito. Insomma, avrei pagato meno i lavori effettuati nel tempo. Confermo, al contrario, che tutto ciò che è stato fatto è avvenuto nell’assoluta regolarità e nella certosina fatturazione delle opere eseguite”.

Secondo Scajola, ”siamo arrivati all’apice di una violenza che sembra non volersi placare né arrendere fino a quando qualcuno non riuscirà a sostenere qualcosa contro di me, magari, provo a indovinare, prima delle prossime imminenti elezioni. Anche qui, ancora una volta, non ho da temere nulla. Se quello che vogliono è la mia vita, ebbene, ammetto che oggi per l’ingiustizia manifesta con la quale si attua una persecuzione, un altro colpo al cuore l’ ho accusato”.