Decadenza Berlusconi, Renato Schifani: “Se si vota subito cade il governo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2013 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA
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Berlusconi

ROMA – Dentro la Giunta al Senato, un muro contro muro. Fuori dalla Giunta, la voce di Renato Schifani. Che riassume e pone la condizione del Pdl: se votate contro di noi già martedì, cade il governo. La Giunta per le elezioni si è riunita per 5 ore al Senato, il dibattito è ovviamente centrato sulla decadenza di Berlusconi senatore dopo la condanna Mediaset.

A inizio seduta il relatore del Pdl, Andrea Augello, fa precedere la lettura della sua relazione dall’esposizione di 3 questioni pregiudiziali. Tre questioni che, ovviamente, allungheranno i tempi dei lavori della Giunta, qualcosa che gioca a favore di Berlusconi. Le tre pregiudiziali sono: un ricorso alla Corte europea di Lussemburgo, uno alla Corte Costituzionale, e infine una discussione nel merito sulla legge Severino.

E’ il primo intoppo, Pd e M5S si compattano: vogliono votare contro queste tre pregiudiziali e vogliono farlo subito, già martedì. Ma ecco l’intervento di Renato Schifani, capogruppo Pdl al Senato: “Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro. Un inaccettabile atteggiamento da parte del Pd e di M5S che intendono votare domani contro le pregiudiziali formulate dal relatore. Se dovesse succedere questo, non credo che si potrebbe più parlare di maggioranza a sostegno del governo”. La Giunta si aggiorna a martedì alle 20.

Un voto contrario Pd-M5S, quindi, equivale a una informale ma sostanziale “nuova maggioranza”, assolutamente opposta a quella attuale. Schifani lo dice apertamente: se il Pd vota contro le pregiudiziali Pdl, cade il governo. L’obiettivo in Giunta del Pdl è rinviare, il Pd non intende seguirlo. Dentro la Giunta è muro contro muro, fuori anche, con il Pdl che ribadisce le proprie condizioni.

“Far cadere il governo in questo momento sarebbe un atteggiamento irresponsabile”, replica il segretario del Pd Guglielmo Epifani. “È chiaro che se dovessero dare corso a queste minacce – ha detto il segretario del Pd – avremo la prova provata che si usa questo caso come un atto di grave irresponsabilità verso la condizione economica e sociale del Paese. Se qualcuno lo farà se ne assumerà tutta la responsabilità”.

In serata il presidente della Giunta delle Immunità, Dario Stefano, ospite a Porta a Porta, annuncia “una quarta questione pregiudiziale” prevista per martedì. Stefano non precisa chi è il senatore che ha anticipato la presentazione di una sua pregiudiziale sul caso Berlusconi. “Domani – spiega Stefano – affronteremo alle 20 solo le questioni pregiudiziali e non abbiamo ancora preso in considerazione la proposta su cui dovremo esprimerci”. “Se ci sono singoli parlamentari che dichiarano di non essere pronti alla discussione la Giunta ne terrà conto” afferma Stefano e Schifani lo commenta: “Il suo è un atto di resipiscenza”.

Stefano sostiene che la Giunta “spesso si riunisce alle 20” e pronto replica Schifani: “Sì è vero ma non c’è un orario di chiusura e si va avanti ad oltranza”. Il presidente della Giunta si appella a Schifani ricordando il suo ruolo come presidente del Senato e chiede un atteggiamento meno polemico. Il capogruppo del Pdl lo interrompe: “Allora eviti la seduta notturna”.