Dell’Utri e il suo Duce: “Mussolini buono. Anzi troppo buono. Con donne ed ebrei una pasta d’uomo”

Pubblicato il 4 Maggio 2009 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA

Dopo un anno la coppia Klaus Davi-Marcello Dell’Utri si rivede, e sulla web-tv Klauscondicio va di nuovo in onda un panegirico a Benito Mussolini.

«Perse la guerra perché era troppo buono – attacca l’esponente del Pdl – Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin».

«Non è colpa di Mussolini – aggiunge Dell’Utri – se il fascismo diventò un orrendo regime. Ci sono testimonianze autografe del duce in cui critica i suoi uomini che hanno falsato il fascismo, costruendosene uno a proprio modo, basato sul ricatto e sulla violenza. Il suo fascismo era di natura socialista»

Anche la persecuzione degli ebrei fu morbida, secondo il senatore del centrodestra, nell’Italia fascista dopo le leggi del 1938: «Nei suoi diari Mussolini scrive che le leggi razziali devono essere blande. Tra gli Ebrei, il duce, spiega di avere i suoi più cari amici e si chiede perché seguire Hitler con le sue idee sulle razze ariane, razze pure che non esistono».

E dopo il rapporto del dittatore con gli ebrei, Dell’Utri passa a parlare del rapporto con le donne: «A palazzo Venezia, con le donne il duce usava la tecnica “musica e magia”. Negli anni, dal ’35 al ’39 Mussolini non aveva amanti, ma solo fugaci incontri e faceva quello che oggi si riassume in: musica (tromba) e magia (sparisci). L’unica donna che lo colpì profondamente fu Claretta che viene descritta, in una pagina del 16 Ottobre del ’36, in maniera straordinaria e si capisce quanto Mussolini ne fosse innamorato»

In conclusione: «Era un uomo buono. Mussolini era solo una brava persona che ha fatto degli errori».

«Un compagno che ha sbagliato», avrebbero detto altri.