Formigoni dopo Polverini? Appello Pd lombardo a Lega e Pdl: “Dimettiamoci tutti”

Pubblicato il 25 Settembre 2012 - 13:41 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Formigoni (LaPresse)

MILANO – I consiglieri Pd della Regione Lombardia sono pronti a dimettersi per far cadere il governatore Roberto Formigoni. Maurizio Martina, segretario regionale del Pd, ha chiesto una svolta come quella che ha portato alle dimissioni della presidente della Regione Lazio Renata Polverini. La replica di Formigoni è stata sarcastica: “Martina? Non chi è questa signora?”.

Martina ha dichiarato: “Noi anche qui siamo pronti a fare il passo delle dimissioni come il Pd del Lazio, ma chiedo alla maggioranza di Pdl e Lega di battere un colpo perché la responsabilità è loro, i numeri sono numeri”. Il segretario regionale del Pd ha lanciato un appello alla maggioranza, costituita dagli esponenti di Lega Nord e Pdl, perché le sole dimissioni dei consiglieri del Pd non sarebbero sufficienti per far cadere il Consiglio regionale.

“Nel Lazio se ne è andato giustamente un pezzo della maggioranza, l’Udc. Con la vicenda del Lazio alle nostre spalle se oggi mi dicono che pezzi della maggioranza stanno valutando un cambio di passo noi ci siamo subito, ma loro dicano cosa vogliono fare”, ha poi aggiunto Martina.

La replica di Formigoni è stata secca e non priva di sarcasmo: “Chi è questa signora Martina? Non la conosco”. Parlando di dimissioni il governatore della Lombadia ha dichiarato: “Credo che ci saranno delle surroghe e subentreranno i secondi degli eletti”.

La prima risposta a Martina è arrivata da Stefano Zamponi, capogruppo dell’Idv in Regione, che ha dichiarato: “Noi eravamo già pronti a dimetterci tre mesi fa. Quando noi lo abbiamo proposto agli altri, a tutti i consiglieri onesti in Lombardia, dov’era Martina? Il Pd allora non c’era, oggi sì…”.

Anche gli altri esponenti del centrosinistra sarebbero pronti alle dimissioni, come ha dichiarato Giulio Cavalli di Sel: “Siamo sempre pronti a dimetterci ma l’opposizione da sola non può far cadere Formigoni, è la Lega Nord che dovrebbe dare un segnale di moralità e fare un passo indietro”.