Divorzio Berlusconi-Lario/ Le reazioni delle signore sul web

Pubblicato il 4 Maggio 2009 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

«Voglio il divorzio». Veronica Lario disarciona il Cavaliere, mollandolo a mezzo stampa, e le internaute si scatenano. Piovono commenti, accuse, manifestazioni di solidarietà e sberleffi sussurrati. Le donne della Rete non perdono l’occasione di commentare, con compiaciuta civetteria e ironia ciarliera, le sorti della Dama di Macherio.

Qualche giorno fa, sul blog di Beppe Severgnini, la signora Maria Rachel invocava con fermezza una decisione irrevocabile: «Vorrei dire alla signora Veronica Lario che, dopo le ripetute plateali esternazioni di indignazione per i comportamenti dell’augusto marito, desse seguito a fatti concreti: divorzi! Oppure taccia!». E poiché la signora Miriam Bartolini, alias Lario in Berlusconi, non ha tardato a dare corpo al suo risentimento, annunciando di aver avviato le pratiche per la separazione, il tam tam internettiano non s’è arrestato. La signora Amélie su “Avanti Pop”, il blog di Maria Laura Rodotà, formula il suo vaticinio: «Sono eccessivamente ottimista se penso che dopo le dichiarazioni di Veronica niente sarà più come prima?».

Sul sito dell’Unità, l’entusiasmo delle signore sfiora il misticismo profetico. Rina inneggia: «Grande Veronica, solo tu puoi salvare il popolo italiano da questo pazzo scatenato» mentre Marina promuove la strategia del “ti-pianto-a-mezzo-stampa” e incalza: «Splendida, […] lo colpisce pubblicamente e senza pietà. Cos’altro poteva fare per ferirlo? Uno come lui ha le mani su tutto, è protetto da stampa e tv e ha i soldi per comprare mezzo mondo». A ridimensionare l’entusiasmo, sempre sul sito dell’Unità, è Daniela che ricorda che «Il dottor Berlusconi non ha conosciuto Veronica al collegio delle Orsoline!» e rivangando il passato da soubrette della signora aggiunge «Mi pare si esibisse a torso nudo più sconcia di quelle veline che adesso tanto biasima. Ma mi faccia il piacere!».

E se la scrittrice Lidia Ravera mostra comprensione («Si è dimostrata una donna partecipe e paziente che alla fine, quando la misura era colma […] ha preso la decisione che tante altre donne avrebbero preso»), Angela, sul sito de “Il Giornale”, rimprovera alla Lario un eccesso di divismo: «Per stare dietro al presidente del Consiglio ci vuole una donna con corazza di diamanti, ma la signora Veronica vuole essere lei il diamante e Berlusconi le ruba la scena. Solidarietà al premier». Nonostante circoli sul web il biasimo di molte signore per l’arzilla vitalità del presidente del Consiglio, il divorzio, secondo il sociologo Renato Mannheimer, non porterà via consensi a Berlusconi («Chi lo vota lo fa per altri motivi, anzi viene ammirato per questa sua ‘politica familiare»).

Ma c’è anche chi va subito al sodo e, con cinico pragmatismo, si dice disposta a tollerare continui tradimenti pur di vivere nel lusso. Elena, sul sito de “Il Messaggero”: «Se potessi assicurarmi un tenore di vita e un futuro come quello della signora Lario, beh, me ne fregherei assai delle veline o delle minorenni». L’agiatezza val bene le corna, insomma. «Alla mia età, più o meno quello della signora, con uno stipendio di 1.400 euro al mese, io, che pure sono stata piena di dignità per tutta la vita, in questo caso me la rimangerei».

Cristina, sempre su ilmessaggero.it, a proposito dell’immediata diffusione sulla stampa delle dichiarazioni velenose della Lario, propina la sua dose di dietrologia: «Siamo così sicuri che queste affermazioni siano state dette da Veronica ad una fantomatica “amica” intima che poi le ha passate a un famoso giornale appartenente all’area concorrente del Presidente del Consiglio?». Dimitra, in calce all’articolo dedicato all’affaire-Lario pubblicato da “Huffington post”, non lesina un commento laconico quanto caustico: «Per come si sono comportati, devono avere entrambi o un gran senso dell’umorismo o un gran senso del ridicolo».

Riccardo Panzetta

(Scuola superiore Giornalismo Luiss)