Dp, il contrario di Pd: Speranza e Rossi presentano il partito degli scissionisti

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2017 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nasce Dp, Democratici e progressisti, letteralmente il contrario del Pd ed è il nuovo partito degli scissionisti Roberto Speranza, Enrico Rossi e Arturo Scotto. Il nuovo progetto, che siederà alla sinistra del padre, avrà come simbolo l’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. “E’ il tratto identitario più bello della nostra comunità – ha detto Speranza presentando la neonata creatura – Noi siamo questo, è il nostro simbolo, il nostro progetto per l’Italia”.

“Queste parole straordinarie – ha aggiunto Speranza – sono ancora una incompiuta. Il nostro primo punto nell’agenda di governo è dare risposta a questo dramma sociale. I giovani innanzitutto”. “Vogliamo ricostruire il centrosinistra, batterci per un nuovo centrosinistra nel Paese, libero da smanie autoreferenziali, dalla ricerca di un leader che rappresenta tutto e tutti”. ha continuato Speranza. “Oggi non nasce un nuovo partito ma un percorso, un movimento che vuole unire, che si interroga e vuole ragionare in modo inclusivo. Serve una nuova radicalità, dobbiamo avere il coraggio di essere forza di governo”.

“Ho lasciato il Pd perché ritengo esaurita quella prospettiva centrosinistra, perché il Pd ha snaturato la sua natura, ha fatto politiche che poco hanno a che fare con il centrosinistra”. ha detto Enrico Rossi. “A chi resta nel Pd noi chiediamo: siete disposti a fare la conta o una battaglia sui contenuti? Noi puntiamo sui contenuti. Abbiamo un nemico, la destra, e siamo convinti che si può battere con un centrosinistra nuovo”.

Per l’ex capogruppo di Sinistra italiana Scotto “è finito il tempo dei rimpianti, è il momento di rimetterci in cammino per ricostruire la speranza, e lo faremo a testa alta. Un nuovo inizio è l’uguaglianza che è la bussola della nostra identità, è la ricostruzione dello Stato, è la buona politica”, ha aggiunto. “Basta con i voucher, vogliamo una data certa per i referendum”.

La nuova scommessa, nata con la benedizione di Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani, dovrà essere un po’ di lotta e un po’ di governo, e mira a unire le forze della Sinistra pur partendo da una doppia scissione, dal Pd e da Si. Una sfida, dunque, che da lunedì dovrà misurarsi anche con la realtà parlamentare.

Anche i 17 deputati che sono usciti da SI assieme a Arturo Scotto, che finora hanno votato contro il governo Gentiloni, puntano alla fine naturale della legislatura, e l’equilibrio tra le due componenti dovrà essere chiarito. Come da chiarire sarà l’atteggiamento su alcuni provvedimenti in Parlamento come quello sui voucher: il Pd punta a portare avanti il ddl Damiano per riformarli così da evitare il referendum, mentre la Cgil chiede di svolgere la consultazione da lei proposta. Come si schiererà il nuovo soggetto?