Ecobonus, incentivi definitivi dal 2014. M5s: “Votiamo sì ma non basta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2013 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA

ecobonusROMA – Gli ecoincentivi previsti dal dl ecobonus dovranno essere stabilizzati e quindi diventare definitivi dal 2014. E’  quanto prevede un emendamento al decreto di Stefano Allasia (Lega) e sottoscritto da Ermete Realacci (Pd), approvato all’unanimità dall’Aula di Montecitorio con il parere favorevole di governo e commissione.

“L’approvazione di questo emendamento è importante in quanto stabilisce i termini precisi per la definizione dei tempi in cui dovranno essere stabilizzati gli incentivi”, spiega soddisfatto Stefano Allasia che conclude:  “È una norma essenziale per l’adeguamento antisismico dei territori e la messa in sicurezza degli edifici”.

M5s: “Sì. Ma potevamo fare di più” “Il MoVimento 5 stelle voterà a favore del decreto sugli ecobonus. E’ un segnale politico importante: quando il Governo o altri partiti presentano proposte che rientrano nel nostro programma, noi non abbiamo alcuna preclusione o difficoltà a confrontarci e ad approvare tali proposte. Noi non abbiamo i pregiudizi che invece molti della maggioranza hanno mostrato di avere nei nostri confronti: se i provvedimenti di cui si discute sono validi, si può lavorare tutti insieme positivamente e in fretta per il bene del Paese”. Lo scrive sulla sua pagina facebook il deputato veneto Mattia Fantinati, capogruppo del M5S in Commissione Attività produttive della Camera.

“Pur tuttavia – continua Fantinati – ci sono elementi che non ci convincono. La ripresa economica richiede impianti normativi che consentano piani di lavoro aziendali pluriennali, mentre incentivi prorogati di sei mesi in sei mesi, come in questo caso, rappresentano una sorta di continuo stop and go che non aiuta in maniera adeguata né le aziende né le famiglie. Le aziende hanno bisogno di regole chiare e stabili per poter programmare la loro attività e i loro investimenti mentre se il quadro cambia di 6 mesi in 6 mesi si fa tutto più difficile e burocratico. Le aziende ci chiedono magari meno incentivi ma più duraturi in modo che possano pianificare meglio. E questo vale anche per le famiglie: chiedono anche loro più certezze per poter effettuare con maggiore cognizione di causa i loro acquisti nel tempo”.

“Noi abbiamo proposto – continua il deputato – che l’ecobonus al 65% per le ristrutturazioni energetiche fosse esteso per sette anni e abbiamo calcolato che così facendo si sarebbe incrementato il Pil dello 0,6% e si sarebbero creati circa 1,6 milioni di posti di lavoro. Ho la sensazione – conclude Fantinati – che questo sia il governo del fare pochino, un po’ di qua e un po’ di là, senza avere quella visione di insieme e quella prospettiva di lungo periodo per lo sviluppo del Paese che dovrebbe essere richiesta invece ad ogni Governo. Se mi posso permettere di dare un suggerimento, è ora di finirla con la politica dei piccoli passi: è ora di incominciare a correre!”