Elezioni anticipate? 580 parlamentari senza vitalizio…Obiettivo settembre 2017

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2016 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni anticipate? 580 parlamentari senza vitalizio...Obiettivo settembre 2017

Elezioni anticipate? 580 parlamentari senza vitalizio…Obiettivo settembre 2017 (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Se si andasse a elezioni anticipate, quasi 600 parlamentari (per l’esattezza 580) dei 945 attuali andrebbero a casa senza vitalizio. Un motivo in più per credere che si cercherà di spostare il voto più in là possibile. Tutto questo è dovuto a due delibere del 2012, volute dagli allora presidenti della Camera (Gianfranco Fini) e del Senato (Renato Schifani). Queste delibere hanno modificato il sistema di previdenza di deputati e senatori, che ora si basa sul regime contributivo. Per raggiungere il vitalizio, i parlamentari dell’attuale legislatura devono aspettare di essere in servizio da quattro anni, sei mesi e un giorno di lavoro di Aula. Quindi devono aspettare almeno il 17 settembre 2017.

Questo è quello che è scritto sul sito della Camera:

Con deliberazioni del 14 dicembre 2011 e 30 gennaio 2012 l’Ufficio di Presidenza della Camera ha operato una profonda trasformazione del regime previdenziale dei deputati con il superamento dell’istituto dell’assegno vitalizio – vigente fin dalla prima legislatura del Parlamento repubblicano – e l’introduzione, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, di un trattamento pensionistico basato sul sistema di calcolo contributivo, sostanzialmente analogo a quello vigente per i pubblici dipendenti.

“I deputati cessati dal mandato indipendentemente dall’inizio del mandato medesimo, conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età e a seguito dell’esercizio del mandato parlamentare per almeno 5 anni effettivi”. Cinque anni che si trasformano in quattro anni, sei mesi e un giorno di esercizio di mandato perché sarà da allora che l’intera legislatura sarà acquisita ai fini pensionistici.

“Per ogni anno di mandato ulteriore, l’età richiesta per il conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite all’età di 60 anni”.