Elezioni Basilicata. Gasparri lancia Vito Bardi. A proposito di Sarti e “tale Casalino”…

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 2 Marzo 2019 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni Basilicata. Gasparri lancia Vito Bardi (nella foto)

Elezioni Basilicata. Gasparri lancia Vito Bardi (nella foto)

Elezioni regionali Basilicata: Gasparri apre la campagna elettorale, lancia il candidato del Centrodestra e non perde occasione per attaccare il pericolo giallo, il Movimento 5 stelle: “Bardi scelta ideale per il rilancio della regione”; “A leggere Casalino viene da ridere”    

Il sen. Maurizio Gasparri ha aperto  con una serie di incontri in provincia di Potenza, la campagna elettorale di Forza Italia per le elezioni regionali in Basilicata. “Legalità e lavoro – ha detto Gasparri – sono le due esigenze più importanti. Con la candidatura di Vito Bardi facciamo una scelta chiara sul piano dell’efficienza, della trasparenza e del rigore morale che sono indispensabili. Ma soprattutto  dobbiamo dare a questa regione una prospettiva di lavoro, di crescita, di occupazione.

La Basilicata ha grandi potenzialità ma è stata gestita per anni con una logica sbagliata e oggi paga anche il fatto che il governo nazionale ha assolutamente abbandonato il Sud dove ha preso voti tradendo poi ogni promessa. Con Forza Italia – ha concluso Gasparri – vogliamo ridare alla Basilicata una speranza di futuro con un impegno importante in attesa, non solo di vincere qui, ma di tornare presto al governo nazionale”.

Passando dal locale al nazionale, Gasparri ha anche ricordato la vicenda dei rimborsi mancati di Giulia Sarti e lo scandalo che sembra lasciare imperterrito il Movimento 5 stelle. Ha detto Gasparri: 

“A leggere l’intervista di tal Rocco Casalino, cosiddetto portavoce del Presidente del Consiglio e grande controllore e censore della comunicazione grillina viene da ridere. Siamo di fronte all’ennesimo cinepanettone a 5 Stelle. Chat da verificare, fidanzati che litigano, che si mentono a vicenda, e il grande controllore del ‘grande fratello’, in questo caso orwelliano, dà consigli e direttive. Una sorta di Gestapo alla amatriciana, degna della farsa grillina che sta devastando l’Italia. Si impongono delle regole di trasparenza, non sono in grado di applicarle e di rispettarle. Attuano controlli ridicoli e finiscono alle Iene mentre invece sembrano i nipoti del Gabibbo. Lo squallore grillino non ha limiti”.