Elezioni Roma, candidati: Spartaco, trans, donna gigante

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2016 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni Roma, candidati: Spartaco, trans, donna gigante

Elezioni Roma, candidati: Spartaco, trans, donna gigante

ROMA  –  Elezioni comunali a Roma, dai candidati big, come Virginia Raggi del Movimento 5 stelle a Roberto Giachetti del Pd, fino a quelli con percentuali sicuramente più piccole, come Mario Adinolfi (Il Popolo della Famiglia), Simone Di Stefano (Casapound) o Michel Emi Maritato. Fino a ‘Spartaco’, romano doc di 56 anni che sogna di guidare la rivolta dei “romani schiavizzati”.

È partita la carica al Campidoglio degli aspiranti primi cittadini e consiglieri. Per l’Aula Giulio Cesare spuntano così nomi importanti quali Piera Levi Montalcini, nipote del premio Nobel, Maria Fida Moro, figlia del presidente Dc Aldo, o la campionessa di nuoto Alessia Filippi, tutte a sostegno di Giachetti. Per lui anche il sostegno di Alessia Rossini, all’anagrafe Alessandro, trans. Ci sono poi anche due ex del Grande Fratello: Roberta Beta e Daniela Martani.

E poi altri aspiranti consiglieri come Anonimo italiano, cantautore e sosia vocale di Claudio Baglioni, una donna affetta da gigantismo, alta più di 2 metri, un fisioterapista cieco, tutti per la lista civica pro-Maritato. Mentre Giorgia Meloni, dopo Rachele Jr Mussolini, lancia la corsa di Liana Gigliozzi, figlia di una vittima delle Fosse Ardeatine, ma che in passato è stata critica con i gappisti.

Il Pd ha perso un candidato, il minisindaco Giuseppe Gerace che spiega “si è ritirato per motivi personali”. C’è invece chi si è presentato rievocando la ribellione di ‘Spartaco’. Il primo a consegnare all’ufficio elettorale la candidatura a sindaco di Roma è stato Dario Di Francesco, romano doc, 56 anni, imprenditore nel settore turismo, sostenuto da cinque liste civiche: Viva l’Italia, Lega centro, Per Roma, Grillo parlante, Unione pensionati. “Noi ci sentiamo degli schiavi – dice Di Francesco – schiavizzati dal governo. Siamo in catene e ora vogliamo spezzarle in modo pacifico. Io come Spartaco intendo guidare la rivolta degli schiavi”.

Tra i primi a consegnare le liste anche Mario Adinolfi, giornalista e blogger, che si è presentato indossando una spilla con una famiglia stilizzata che si tiene per mano e la scritta ‘No gender nelle scuole’. La sua priorità è affrontare il tema “natalità” e per questo promette ai romani bonus bebè e matrimonio da 2.500 euro ciascuno.