Sicilia, perché il disastro Pd, gli effetti del voto disgiunto: scelgo l’amico in lista, ma il candidato…

di Alessandro Avico
Pubblicato il 7 Novembre 2017 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA
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Elezioni Sicilia

ROMA – Votare una lista o un partito e poi votare un candidato presidente non collegato a quella lista o a quel partito. Si chiama voto disgiunto ed è stato il vero protagonista delle elezioni siciliane. Guardando infatti i voti dati ai candidati presidenti e quelli presi dai partiti, c’è qualcosa che non torna. Per esempio Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle è arrivato secondo e ha preso 722.555 voti (34,70 %). Ma la lista M5S ha preso il 26,70% (513.359 voti). Se ne deduce che il candidato Cancelleri ha preso voti, a anche tanti (209.196), da qualcuno che ha votato per un partito della coalizione di centrosinistra o di centrodestra, ma non per il rispettivo candidato.

Chi è stato a votare centrodestra o centrosinistra e poi a scegliere il candidato presidente di M5S? Molto probabilmente parte dell’elettorato di centrosinistra. Guardando i numeri la spiegazione non è delle più difficili. Se da una parte Cancelleri ha preso molti voti in più della lista M5S, lo stesso non si può dire del candidato del centrosinistra Fabrizio Micari. Micari ha preso 388.886 voti (18,70%). La coalizione di centrosinistra ne ha presi 488.039. In pratica 100.000 voti in più, ovvero 100.000 elettori che hanno votato per il Pd o per un altro partito della coalizione, ma che poi non hanno scelto Micari, bensì Cancelleri. La certezza che abbiano votato Cancelleri ovviamente non c’è, ma è lui l’unico candidato ad aver preso così tanti voti in più rispetto alla sua lista di appartenenza.

E nel centrodestra? Nello Musumeci ha vinto prendendo 830.821 voti (39,60%). La coalizione di centrodestra ne ha presi in totale 809.121. Anche qui se ne deduce che Musumeci è stato votato da qualcuno che non ha votato la lista di centrodestra. Nello specifico Forza Italia ha preso solo il 16,40% (315.056 voti), per Berlusconi quindi una vittoria agrodolce.

C’è poi la sinistra radicale con il candidato Claudio Fava che ha preso 128.157 voti (6,10%). La sua lista Cento passi per la Sicilia ne ha presi invece 100.583. Morale della favola: molti elettori hanno votato per un partito di centrosinistra ma per Cancelleri come candidato Governatore, e in misura minore per Fava e Musumeci. CLICCA QUI PER I RISULTATI PARTITO PER PARTITO. 

Ma perché un elettore vota per un partito e non per il candidato Governatore che lo rappresenta? I fattori sono molteplici. Il primo è quello che non ha nulla a che fare con le strategie politiche di un elettorato ed è prassi comune nelle elezioni regionali o comunali: io voto tizio ma nella lista di un altro partito o coalizione c’è un parente, un amico, un conoscente… Il classico voto all’amico. C’è poi anche un fattore politico che appare molto evidente nella discrepanza tra il candidato del centrosinistra e la stessa coalizione di centrosinistra. Io elettore voto la coalizione ma non il candidato perché non mi piace. Una mossa per andare contro Renzi? Potrebbe. Una mossa per fare in modo che vinca uno di M5S piuttosto che uno di centrodestra. Potrebbe.

Ma alle politiche? Con il Rosatellum 2.0 non è previsto il voto disgiunto ed è quindi difficile trasporre questa pratica siciliana sul piano nazionale. Quel che è certo è che Fabrizio Micari è stato “tradito” dal voto disgiunto. Tutto fa pensare che gli appelli al “voto utile” lanciati in campagna elettorale abbiano danneggiato Micari e premiato Cancelleri, beneficiario di consensi provenienti da un pezzo di elettorato di centrosinistra. È lo stesso candidato di centrosinistra a illustrare il ragionamento sui flussi elettorali in conferenza stampa: “Credo che gli elettori hanno ritenuto tra le divisioni della sinistra e la vicenda degli impresentabili di rafforzare Cancelleri, pur di fermare Musumeci. Noi perdiamo il 7% Cancelleri guadagna l’8%”. Alla fine ha vinto Berlusconi.

Nello Musumeci del centrodestra: 830.821 voti, 39,60% e 36 seggi.

Forza Italia: 16,40% (315.056 voti), 12 seggi
Idea sicilia – Popolari e autonomisti: 7,10% (136.520 voti), 5 seggi
Sicilia vera – Libertas – Rete Democratica – Udc: 7,00% (134.124 voti), 5 seggi
#Diventerà bellissima – Per la Sicilia: 6,00% (114.708 voti), 4 seggi
Alleanza per la Sicilia (Fdi + Noi con Salvini): 5,60% (108.713 voti), 3 seggi

Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle: 722.555 voti, 34,70 % e 20 seggi.

Movimento 5 Stelle: 26,70% (513.359 voti), 19 seggi

Fabrizio Micari del centrosinistra: 388.886 voti, 18,70% e 13 seggi.

Partito Democratico: 13,00% (250.633 voti), 11 seggi
Pdr – Sicilia Futura – Psi: 6,00% (115.751 voti), 2 seggi
Alternativa popolare: 4,20% (80.366 voti), 0 seggi
Arcipelago Sicilia – Movimento dei territori: 2,20% (42.189 voti), 0 seggi

Claudio Fava della sinistra: 128.157 voti, 6,10% e un seggio.

Cento passi per la Sicilia: 5,20% (100.583 voti), 1 seggio

Roberto La Rosa degli Indipendentisti: 14.656 voti, 0,70%, zero seggi.

Movimento siciliani liberi: 0,70% (12.600 voti), 0 seggi