Festeggiamenti per i 150 anni, Vittorio Emanuele: “Rispetto le istituzioni e la Patria”

Pubblicato il 17 Marzo 2011 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Sono commosso dall’affettuosa accoglienza ricevuta dalla popolazione e dagli esponenti del governo e dello Stato”. Così Vittorio Emanuele di Savoia che oggi ha partecipato – insieme al figlio Emanuele Filiberto, alla moglie Marina e alla nuora Clotilde – alle solenni cerimonie in omaggio stamani al Pantheon tra le massime cariche dello Stato, al ”padre della patria” re Vittorio Emanuele II.

Per l’erede di casa Savoia si è trattato, ha detto, di ”un momento molto sentito perché sono cresciuto con un grande senso di rispetto per le istituzioni e per la nostra Patria. Oggi – ha aggiunto – abbiamo reso omaggio al padre della Patria nel giorno in cui 150 anni fa veniva proclamato re d’Italia, capo di un nuovo Stato democratico e liberale”.

Vittorio Emanuele tiene a ringraziare tutti per ”aver reso questo momento cosi’ sentito da tutti gli italiani”. Il figlio Emanuele Filiberto da parte sua ha rilevato l’importanza ”di una giornata indimenticabile in cui tutti gli italiani si sono stretti in un nuovo abbraccio che ne rafforza l’unità. E’ stato – ha puntualizzato – molto emozionante rendere omaggio al primo Capo dello Stato unitario, re Vittorio Emanuele, che volle uno Stato costituzionale e liberale tra i primi in Europa”. Dunque per Emanuele Filiberto festeggiare questa data ”significa festeggiare tutti gli italiani e coloro che si sono battuti per la Patria”.

Alla cerimonia del Pantheon in cui il presidente Napolitano ha donato una corona d’alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II, erano presenti tutte le alte cariche dello stato: Gianfranco fini, Renato Schifani e il premier Berlusconi: