Famiglia, Conte toglie patrocinio congresso Verona: “Non danneggiare unioni civili”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2019 - 01:21| Aggiornato il 5 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Via il logo della presidenza del Consiglio dal Convegno Mondiale delle Famiglie. Il premier Giuseppe Conte prende le distanze dall’iniziativa sponsorizzata dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. E chiede di eliminare ogni riferimento alla presidenza del Consiglio, spiegando che ai suoi uffici non era giunta nessuna richiesta.

Resta il patrocinio del dipartimento per la Famiglia, subito confermato dal ministro leghista. Ma, di fronte a un evento cui prenderanno parte anche associazioni anti-lgbt, il premier sottolinea che il “rispetto della persona indipendentemente dall’orientamento sessuale” e la “piena legittimazione” delle unioni civili e delle convivenze sono “criteri fondamentali” cui il governo non intende derogare.

A Verona, nel weekend tra il 29 e il 31 marzo, andrà anche Matteo Salvini. E Conte puntualizza che “ovviamente ciascun esponente del governo sarà libero” di andare, “esprimendo le proprie convinzioni”. Ma il patrocinio della presidenza del Consiglio, che campeggia sul sito dell’evento, il premier si rifiuta di avallarlo. All’esito di un’istruttoria, fa sapere – in un lungo post su Facebook – che dai suoi uffici non è mai partito il via libera. E aggiunge che per il futuro ha chiesto al segretario generale di adottare una nuova circolare, “più perspicua di quella attuale”.

Avverte Fontana della decisione: nei giorni scorsi, in Aula alla Camera il ministro aveva affermato che nessuno gli aveva chiesto di revocare il patrocinio. Ma l’esponente leghista decide di andare avanti: il ministero della Famiglia, che è senza portafoglio e in quanto tale fa capo a Palazzo Chigi, continuerà a sostenere il congresso con il suo patrocinio.

“Il logo” della presidenza però dovrà sparire: “La concessione o il ritiro non sono di mia competenza”, dichiara. Dal palco di Verona è destinata comunque ad emergere la frattura tra M5s e Lega sui temi legati alla famiglia. Conte ricorda che il ‘contratto’ di governo gialloverde non prende posizione: le due linee diverse non sembrano destinate, in questo senso, ad avere ripercussioni sull’esecutivo.

Ma il premier prende le distanze da posizioni estremiste. “Tuteliamo con la massima attenzione ed energia la famiglia fondata sul matrimonio” ma questo non può “in alcun modo compromettere il riconoscimento giuridico e la piena legittimazione delle unioni civili e delle diverse forme di convivenze basate su vincoli di natura affettiva”. Una presa di posizione che fa esultare il M5s, con Francesca Businarolo, ma anche il Pd, con Giuditta Pini: “Abbiamo vinto”, dichiarano entrambe.

Fonte: Ansa