Paese alle pezze e politica degli stracci, da Famiglia Cristiana bordate a Berlusconi: “Disfattista chi è allergico alle regole”

Pubblicato il 17 Agosto 2010 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA

Famiglia Cristiana attacca duramente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e si schiera in difesa di Gianfranco Fini e Giorgio Napolitano. ”Disfattista – scrive il quotidiano nel numero che sarà in edicola mercoledì 18 agosto – non è chi avverte il pericolo e fa appello al senso etico, ma chi èallergico al rispetto di regole e istituzioni”.  Difficile non leggerci una polemica con il premier che, a proposito della vicenda Fini, qualche giorno prima di Ferragosto, aveva chiamato i suoi alla “mobilitazione permanente contro i disfattisti”. Nell’ editoriale il settimanale cattolico si scaglia contro ”La politica degli stracci” e l’uso dei dossier per ”polverizzare gli avversari”. ”La clava mediatica (o il ‘metodo Boffo’) contro chi mette a nudo il re – vi si legge – è un terribile boomerang, in un Paese che affoga in una melma di corruzione, scandali e affari illeciti”.

”Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci – scrive ancora  il settimanale dei Paolini -, in un’Italia ridotta alle pezze. E con avversari da polverizzare, con ogni mezzo, perché il potere assoluto non ammette dissenso: non fa prigionieri, solo terra bruciata contro chi canta fuori dal coro”. ”Veleni e schizzi di fango volano ovunque – prosegue – Con politici lontani dai problemi delle famiglie, che stentano a vivere, ogni giorno alle prese con poverta’ e disoccupazione, soprattutto giovanile”.

A settembre, pero’, ci sara’ ”un brusco risveglio”, con le vere emergenze della crisi economica e occupazionale, di fronte a una ”ripresa debole” e ”soggetta alla pesante concorrenza dei nuovi mercati dell’Estremo Oriente”. In tutto questo, secondo il diffuso settimanale cattolico, ”anche la questione morale e’ ormai arma di contesa. Dalla politica ‘ad personam’ siamo al ‘contra personam”’. ”Ma la giusta esigenza di chiarezza – sottolinea – vale per tutti. Sia per chi ha la pagliuzza che per chi ha la trave nell’occhio. La clava mediatica (o il ‘metodo Boffo’) contro chi mette a nudo il re e’ un terribile boomerang, in un Paese che affoga in una melma di corruzione, scandali e affari illeciti.

Per Famiglia Cristiana, ”disfattista non e’ chi avverte il pericolo e fa appello al senso etico, ma chi e’ allergico al rispetto di regole e istituzioni”. ”Si alzano polveroni, utili solo a fini propagandistici – conclude -. Per soddisfare la voglia d’una contesa elettorale che sbaragli, per sempre, l’opposizione. Come in passato, urge anche oggi l’appello di don Sturzo ‘ai liberi e forti’. Prima che sia troppo tardi”.

Quindi il settimanale prende posizione sulla querelle tra voto anticipato e governo tecnico scegliendo quest’ultima opzione. Secondo Famiglia Cristiana, infatti, serve un governo di larghe intese e di ”unita’ nazionale” che vari la riforma della legge elettorale. ”Il Paese che si avvia a celebrare l’unita’ d’Italia e’ stufo di duelli, insulti e regolamenti di conti – si legge nell’editoriale del numero in uscita domani -. Una politica responsabile, che miri al bene comune, richiederebbe oggi, da tutti, un passo indietro, prima che il Paese vada a pezzi, e un’intesa di unita’ nazionale (e solidale) che restituisca ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti”. ”Non piu’ comparse da soap opera, ma persone di provata competenza e rigore morale”, aggiunge il settimanale dei Paolini.