Francesca Pascale su Meloni: “Raffinata fascista moderna…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2016 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Francesca Pascale su Meloni: "Raffinata fascista moderna..."

Francesca Pascale su Meloni: “Raffinata fascista moderna…”

ROMA – Francesca Pascale su Meloni: “Raffinata fascista moderna…”. Ieri ci aveva pensato il compagno Berlusconi (“Tutti ex fascisti che litigano fra di loro”) a liquidare Giorgia Meloni che ha presentato la sua candidatura a sindaco di Roma stracciando il patto su Bertolaso: oggi Francesca Pascale ha rincarato la dose su Instagram.

Quindi siamo certi che se la Meloni diventasse sindaco di Roma, saranno multati i gay, i neri, gli immigrati. Per i cattivi sarà pronto all’uso un cucchiaio di Made in China di olio di ricino. I bambini vestiranno obbligatoriamente di nero e con i pantaloni corti. Le donne ritorneranno a non aver più il diritto al voto… Ah no, lei è una raffinata fascista moderna. Le donne possono votare, possono avere figli fuori dal matrimonio e presentarsi al Family day puntando il dito contro il prossimo e chi se ne frega se il buon Dio ci dice di amarli come noi stessi! (Francesca Pascale, post su Instagram)

Non è la prima volta che Francesca Pascale, che cura personalmente un account solo su Instagram, si scaglia contro personalità dello schieramento fino a poco tempo fa coeso accanto al leader Berlusconi, diciamo così, più attardate su posizioni che ritiene reazionarie o comunque poco confacenti a un centrodestra di ispirazione sinceramente liberale. Per esempio contro la deputata azzurra Annagrazia Calabria sulle adozioni gay, che non aveva fatto mancare le sue critiche al testo
Cirinnà, anche via Twitter (“Testo basato su errore culturale: si scambiano desideri degli adulti con diritti dei bambini”).

Il post della Pascale appariva come una vera e propria messa in riga, data la vicinanza anche sentimentale con il dominus di Forza Italia: “Cara onorevole, il diritto di un bambino non lo decide il sesso di una coppia, ma l’amore che essa sa donare e uno Stato amico di tutti. Questa legge Cirinnà, vero, è sbagliata, ma noi liberali di FI che vi abbiamo votato per sedere su uno scranno e stare al nostro servizio pretendiamo che facciate ciò per cui siete chiamati a fare, le vostre idee non ci riguardano”.