Francesco Lo Voi nuovo procuratore capo di Palermo. Ma Csm si spacca

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2014 - 23:23 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Lo Voi nuovo procuratore Palermo. Ma Csm si spacca

Francesco Lo Voi

PALERMO – Dopo quasi cinque mesi di interregno la procura di Palermo ha un nuovo capo: Francesco Lo Voi, 57 anni, palermitano, attuale rappresentante italiano a Eurojust. Ma in Csm non c’è stata l’ampia convergenza auspicata dal vice presidente Giovanni Legnini e dai laici di centro-sinistra sulla sua nomina. Tutt’altro: solo Magistratura Indipendente (la corrente in cui “milita” Lo Voi) lo ha votato, assieme ai laici di tutto lo schieramento politico e al primo presidente e al Pg della Cassazione. In tutto Lo Voi ha raccolto 13 voti, contro i sette andati al procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, espressi tutti dai togati di Area, il cartello che rappresenta le correnti di sinistra e di cui il magistrato è un esponente. Altri cinque sono stati per il procuratore di Messina Guido Lo Forte, tutti di Unicost, il gruppo delle toghe di centro a cui il pm fa riferimento.

Si è astenuto invece Legnini, che alla fine, pur esprimendo “grande soddisfazione” perché comunque si è riusciti a chiudere la partita nei tempi promessi ai magistrati di Palermo, non ha nascosto il suo “rammarico” proprio perché non si è arrivati a una decisione largamente condivisa per la quale si era speso, assieme ai laici di centro-sinistra “sino in fondo”. Lo spazio per un accordo c’era, ha detto poi alla fine del voto: “Tra due candidature alternative ce n’era una di mezzo” su cui un’intesa era possibile.

Non ha fatto nomi, ma il riferimento era a Sergio Lari. Mercoledì mattina l’intesa sembrava ancora possibile, con Unicost che pareva pronta, di fronte alla difficoltà di convogliare altri consensi su Lo Forte , ad appoggiare in seconda votazione un altro candidato. La sorpresa nel pomeriggio, con la decisione della corrente di centro di insistere sul procuratore di Messina: nessuna disponibilità ad appoggiare altri candidati, tanto meno Lo Voi, che anche secondo i consiglieri di Area non era paragonabile ai profili degli altri due concorrenti, sia per il fatto che le sue indagini rilevanti sulla mafia risalgono agli anni Novanta, sia perché – a differenza di loro – non ha mai diretto una procura, né esercitato funzioni semi-direttive.

Inutile è stato poi il tentativo di Area di dichiarare la propria disponibilità a sostenere Lo Forte, nel caso altri fossero disposti a convergere. Così alla fine Lo Voi è passato alla seconda votazione, dopo che alla prima i laici di centro-sinistra si erano astenuti e avevano chiesto una breve sospensione dei lavori proprio per consentire ai togati di trovare un accordo in extremis. Verificato il fallimento hanno poi scelto di convergere su Lo Voi che partiva da una base di consenso più ampia, visto che in prima battuta aveva ottenuto 9 sì.