Generale Pappalardo: “Ho rinunciato al vitalizio e il padre di Di Battista…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Ottobre 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
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Generale Pappalardo: “Ho rinunciato al vitalizio e il padre di Di Battista…”

ROMA – Generale Pappalardo: “Ho rinunciato al vitalizio e il padre di Di Battista…”. Dopo essersi conteso per giorni la piazza di Montecitorio col Movimento 5 stelle, per protestare contro la legge elettorale, il generale Antonio Pappalardo alla guida dei Forconi si racconta in una intervista ai microfoni di Radio Cusano Campus. Pappalardo accusa il padre di Alessandro Di Battista, deputato M5s, di essere un “fascistone che mi ha tirato le monetine” durante la quasi rissa e si pone al servizio del sindaco di Roma Virginia Raggi, ma solo se “rinuncia a Beppe Grillo e Casaleggio”.

Il Generale Pappalardo è intervenuto questa mattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

Il leader del Movimento Liberazione Italia ha detto:

“Vogliamo ripristinare sovranità, libertà e democrazia nel nostro Paese. E’ stata sottratta la sovranità internazionale del popolo italiano e tutti hanno dormito. E intanto stanno sottraendoci la sovranità. Abbiamo denunciato il fatto alla procura di Roma che ci ha dato ragione. Altra battaglia: la sentenza della Corte Costituzionale. Nel 2014 è stato detto dalla Corte Costituzionali che questi sono abusivi. Siamo dovuti arrivare noi davanti alla Camera per consegnare al commissario di pubblica sicurezza un invito ad arrestarli tutti, perché sono abusivi. Hanno incassato 1.2 miliardi.

Chiederemo il sequestro dei beni per i parlamentari che hanno incassato questi soldi indebitamente. Dovevano regolarizzarli, ma non lo hanno fatto in tre anni e mezzo. E questi signori abusivi si permettono di far passare il rosatellum con la fiducia. Siamo alla dittatura più completa. E anche i commissari e gli ufficiali dei carabinieri si sono rotti le scatole a sopportare un regime di questo genere”.

Secondo Pappalardo anche le forze dell’ordine si stanno stancando:

“Che cosa chiedono le forze armate e le forze dell’ordine e lo chiedono non apertamente, perché non lo possono fare? Chiedono che il popolo vada lì massicciamente e si faccia sentire. Se una cosa del genere fosse successa in Romania avrebbero bruciato il Parlamento. Milioni di persone in Romania sono state fuori dal Parlamento finché non sono stati tutti cacciati via. Noi stiamo facendo una battaglia perché i parlamentari sono abusivi, ladri e delinquenti. La mia non è una rivoluzione ma il desiderio di un generale dei carabinieri affinché anche il Capo dello Stato e il Capo del Governo rispettino la legge”.

Pappalardo annuncia:

“Ho rinunciato al vitalizio. Ho rinunciato al vitalizio. Dal primo novembre non mi deve più essere corrisposto il vitalizio. Così saranno tutti tranquilli. Ma io mi sono liberato. Il vitalizio mi serviva per fare attività politica, non mi serviva per mangiare”.

Su quanto accaduto con Di Battista figlio e Di Battista padre:

“Noi eravamo un migliaio in piazza e chiedevamo ai parlamentari di uscire fuori, perché sono tutti abusivi. Quando è arrivato Di Battista abbiamo provato una gioia infinita, lo abbiamo applaudito. Quando ha iniziato a dire che non voleva uscire dal Parlamento, però, ci ha deluso. Lui è scappato. Poi il giorno dopo la piazza era divisa tra noi e quelli del Movimento Cinque Stelle. Noi a un certo punto abbiamo dato l’annuncio dell’arresto da parte di un gruppo di nostri attivisti del noto deputato del Pd Rosato, responsabile di questa legge elettorale.

Io ho dato la notizia, mi sarei aspettato un applauso e invece un gruppo di facinorosi, fascisti, violenti mascalzoni del Movimento Cinque Stelle si sono avventati verso di me per picchiarmi e il padre, fascistone, di Di Battista mi ha tirato le monete in faccia. A questo punto il commissario mi ha tirato fuori. Mi ha detto generale, non vede che sono fascisti e violenti? Li lasci stare. Io faccio un invito al popolo del Movimento Cinque Stelle. Se c’è qualcuno che impedisce ai parlamentari di uscire, e noi pensiamo che questi siano Grillo e Casaleggio, li devono buttare fuori. Sono pronto anche a dare una mano a Virginia Raggi se dovesse rinunciare all’appoggio di Grillo e Casaleggio”.

Per ascoltare il podcast di Ecg in onda su Radio Cusano Campus clicca qui.