Gentiloni: “Avanti con le riforme. Bruxelles forse non capisce il nostro lavoro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Febbraio 2017 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Il governo prosegue nel suo cammino sulle riforme e lo ha fatto con decisioni molto rilevanti, dalla tutela del risparmio alla sicurezza urbana alle diverse misure sul terremoto”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del Consiglio dei ministri. “Lavoriamo – ha aggiunto – per completare le riforme del governo Renzi. Lo abbiamo fatto sulla scuola, lo stiamo facendo sul bando delle periferie. Il governo, lo dico oltre che agli italiani anche a Bruxelles, è al lavoro. Con determinazione forse non colta del tutto da qualcuno ma che per quanto ci riguarda è molto chiara”.

“Il governo prosegue nel suo cammino sulle riforme e lo ha fatto con decisioni molto rilevanti, dalla tutela del risparmio alla sicurezza urbana alle diverse misure sul terremoto”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del Consiglio dei ministri. “Lavoriamo – ha aggiunto – per completare le riforme del governo Renzi. Lo abbiamo fatto sulla scuola, lo stiamo facendo sul bando delle periferie. Il governo, lo dico oltre che agli italiani anche a Bruxelles, è al lavoro. Con determinazione forse non colta del tutto da qualcuno ma che per quanto ci riguarda è molto chiara”

L’Italia “mostra perduranti difficoltà economiche” ma anche “segnali positive molto incoraggianti”: ci sono “dati straordinari su commercio, risultati molto importanti sull’evasione fiscale e dati contradditori su lavoro, fondamentalmente positivi quelli resi noti oggi”, ha detto Gentiloni sottolineando che il tasso di crescita “ha lasciato il segno meno e anche lo zero virgola”. Insomma, secondo il premier, “segnali di crescita” che il governo è impegnato a “sorreggere, incoraggiare e sostenere, non certo a deprimere e dissipare. Il governo si dedica con tutte le sue energie e con lungimiranza a questo: ad un percorso per dare più crescita e sicurezza. Il messaggio” che voglio dare è proprio quello “di un governo impegnato al lavoro con grande determinazione, forza e sicurezza”. “Sarebbe un errore politico micidiale – ha aggiunto – se il governo deprimesse o dissipasse questi segnali”.

“Le operazioni che dobbiamo fare nelle prossime settimane, con il Def, chiedono un’ulteriore accelerazione del ritmo delle riforme ed è quello che faremo”, ha sottolineato il premier. “Il governo italiano, lo dico oltre che ai concittadini anche ai nostri amici a Bruxelles, è a lavoro, con determinazione forse non colta del tutto da qualcuno ma per quanto ci riguarda molto chiara”.