Germanicum, nuova legge elettorale? Proporzionale, sbarramento al 5%, diritto di tribuna

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 9 Gennaio 2020 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA
Germanicum, nuova legge elettorale proposta da Brescia? Proporzionale, sbarramento al 5%, diritto di tribuna

Germanicum, nuova legge elettorale? Proporzionale, sbarramento al 5%, diritto di tribuna (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Il Germanicum, ecco la proposta di legge elettorale presentata alla Camera da Giuseppe Brescia (M5s): 391 seggi assegnati con metodo proporzionale, con soglia di sbarramento del 5%, con un meccanismo che permette il diritto di tribuna. Il modello, manco a dirlo dato il nome, è il sistema elettorale tedesco. La proposta di legge prende il nome dal presidente agli Affari costituzionali della Camera, il grillino Brescia.

La proposta cancella i collegi uninominali del Rosatellum e di quel sistema elettorale utilizza i 63 collegi proporzionali e le 28 circoscrizioni. Il partito che non supera il 5% nazionale (la soglia di sbarramento), ma ottiene questa percentuale in 3 circoscrizioni o in 2 Regioni, ottiene seggi (diritto di tribuna).

Come si eleggono deputati e senatori.

Dei 400 seggi della futura Camera, 8 spetteranno ai deputati eletti all’Estero (nelle circoscrizioni Estere con metodo proporzionale), un seggio va all’eletto in Valle d’Aosta in un collegio uninominale. I restanti 391 seggi sono distribuiti proporzionalmente tra i partiti che superano lo sbarramento del 5%. I 63 collegi plurinominali del Rosatellum servivano per eleggere 386 deputati, quindi funzionano anche per la nuova Camera formato “mignon”.

Stesso metodo per assegnare i 200 seggi del nuovo Senato: quattro vanno ai senatori eletti all’estero, uno alla Val d’Aosta e i restanti 195 sono distribuiti ai partiti che nel resto d’Italia superano il 5%. Puoi scaricare il testo integrale della proposta di legge cliccando qui.

Germanicum, cos’è il diritto di tribuna.

Anche il diritto di tribuna si ispira al modello tedesco anche se il sistema di assegnazione è diverso, dato che in Germania esistono collegi uninominali e il numero dei Parlamentari è variabile e non fisso come in Italia.

Ma in cosa consiste? In parole povere, le formazioni politiche che non raggiungono il 5% a livello nazionale e che in una o più circoscrizioni riusciranno ad eleggere uno o più rappresentanti, otterranno uno o più seggi.

Germanicum: che fine fanno i listini bloccati?

Il testo depositato da Brescia non affronta il tema delle preferenze. Sul piano della tecnica legislativa è una “novellazione” del Rosatellum, cioè interviene chirurgicamente su quel testo che prevede i listini bloccati, che non vengono modificati nel ddl proposto da Brescia. L’accordo di maggioranza è che il tema listini/preferenze è demandato al successivo confronto.

Brescia presenta il Germanicum.

“Questo è il testo della proposta di riforma elettorale appena depositato alla Camera e presto in discussione in commissione. Si tratta di un testo semplice per far partire il dibattito parlamentare da alcuni chiari punti”. Lo afferma Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, illustrando il testo depositato.

Brescia sintetizza poi i cardine del testo: “1. L’abolizione dei collegi uninominali; 2. Un impianto proporzionale; 3. La soglia di sbarramento nazionale al 5%; 4. La previsione di un diritto di tribuna”. “Si parte da un metodo diverso rispetto al passato – aggiunge Brescia – no a riforme elettorali di fine legislatura condizionate da interessi di parte, sì a un confronto trasparente e sincero con le opposizioni”.

Salvini e Fratelli d’Italia contro la nuova legge elettorale.

“Legge elettorale, il PD ha nostalgia della vecchia politica e dei ribaltoni e vuole tornare al proporzionale: lasciamo decidere agli Italiani, si faccia il referendum per una legge maggioritaria moderna ed efficiente, chi vince governa senza trucchi”, così il segretario della Lega Matteo Salvini.

“Il sistema elettorale proporzionale depositato dal presidente Brescia è lo stesso che in Germania ha portato ad un inciucio permanente. E’ un ritorno alla palude della Prima Repubblica, senza però avere nemmeno quella preparazione politica nei protagonisti, e punta a consentire a M5S e PD di poter rientrare dalla finestra quando con il voto i cittadini li faranno uscire dal portone principale dei palazzi che contano. Fratelli d’Italia si batterà in aula e fuori per impedire questo scempio e ribadisce che il sistema maggioritario era e resta la migliore soluzione soprattutto se accompagnato dalla madre di tutte le riforme: il presidenzialismo”. Lo dichiarano in una nota congiunta Emanuele Prisco e Giovanni Donzelli, deputati di Fratelli d’Italia e componenti della commissione Affari Costituzionali. (Fonte Ansa).