Libero: “Fini, ferie in hotel con scorta pubblica”. Lui querela, Viminale indaga

Pubblicato il 12 Agosto 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA
Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini (LaPresse)

ROMA – Il quotidiano Libero torna da attaccare Gianfranco Fini dicendo che avrebbe affittato un intero albergo in Maremma per la sua scorta con una spesa, di soldi pubblici, di 80mila euro. Il presidente della Camera ha annunciato che querelerà il giornale. E sulla vicenda interviene anche il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri che  ha chiesto al Capo della Polizia un’approfondita relazione sulle modalità del dispositivo di sicurezza predisposto”.

Libero il 10 agosto scrive: “C’è un albergo nel cuore della Maremma toscana che ha nove stanze prenotate per tutta l’estate, da inizio luglio ai primi di settembre. In quelle camere alloggiano gli uomini della scorta del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Ogni stanza costa 120 euro al giorno se singola, 140 se matrimoniale. Una prigione d’oro che costerà al contribuente circa 80mila euro“. Il quotidiano Il Giornale invece, riprendendo la stessa notizia, parla di “220mila euro in 5 anni per portarsi la scorta al mare”.

Il 12 agosto Fini replica: ”Le modalità per garantire la sicurezza della mia persona in ragione della carica istituzionale ricoperta sono decise autonomamente dai competenti organismi del Ministero degli Interni. Dal giorno in cui sono stato eletto Presidente della Camera ad oggi non ho mai chiesto, né tanto meno ho mai usufruito di servizi diversi, e men che meno privilegiati e di favore”. E annuncia querela.

Interviene anche il Viminale dicendo: ”Con riferimento alle notizie relative alle misure di sicurezza del Presidente della Camera dei Deputati, il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha chiesto al Capo della Polizia un’approfondita relazione sulle modalità del dispositivo di sicurezza predisposto”.