Giorgio Napolitano e i vescovi: “Non fate la crisi di governo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2013 - 18:41 OLTRE 6 MESI FA
Giorgio Napolitano: "La politica non sprechi questo momento di ripresa"

Giorgio Napolitano (Foto Lapresse)

ROMA – No ad una crisi di governo, soprattutto adesso, che si stanno vedendo i primi segnali di ripresa. E’ l’appello che viene sia dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sia dal capo dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco. 

“Si vedono i primi segni di ripresa economica, la politica non sprechi questo momento”: è l’appello di Napolitano, all’indomani della querelle sull’Iva che ha portato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, a parlare concretamente di dimissioni. “L’ora esige una sempre più intensa e stabile concentrazione di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e giorno. Ogni atto irresponsabile, da qualunque parte provenga, passerà al giudizio della storia”, ha tuonato Bagnasco.

Bagnasco e Napolitano sanno che il momento è più che mai delicato, con l‘Europa che chiede all’Italia stabilità politica, fondamentale per superare la crisi. Le loro parole arrivano mentre la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, lancia il proprio ultimatum al governo, sulla falsa riga di quello del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Il governo tagli le tasse sul lavoro o sarà sciopero generale”.

Napolitano ha ammesso che “l’economia e l’occupazione tardano a riprendersi: ma i primi segni di ripresa si vedono, e si riaffaccia la speranza di un nuovo più solido sviluppo, su basi più giuste, dell’economia e della società. ”La politica non sprechi questo momento più favorevole” nel quale ”dobbiamo fare tutti la nostra parte per far crescere i semi che appaiono per un miglioramento e cambiamento positivo della nostra situazione. La politica faccia, attraverso il governo e il Parlamento, la sua parte, procedendo senza incertezze e tantomeno rotture, nel compiere le azioni necessarie”.

BAGNASCO: “ATTI IRRESPONSABILI PASSERANNO AL GIUDIZIO DELLA STORIA” – Stessi toni dal cardinal Bagnasco, che ha ripreso l’appello lanciato domenica da Papa Francesco in Sardegna: “I proclamati segnali di ripresa non sembrano dare, finora, frutti concreti sul piano dell’occupazione che è il primo, urgentissimo obiettivo. Ogni passo è benvenuto, ma l’ora esige una sempre più intensa e stabile concentrazione di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e giorno. Ogni atto irresponsabile, da qualunque parte provenga, passerà al giudizio della storia. Concentrazione che porti risultati sensibili per chi vive l’ansia del lavoro”. Insomma, un richiamo alle forze politiche alla responsabilità. A evitare accelerazioni e crisi pericolose per la tenuta del Paese. Insomma, a scongiurare qualsiasi tentazione di crisi. Una benedizione, l’ennesima, alle larghe intese.

“SULLA SCUOLA LA POLITICA CAMBI DIREZIONE” – Il presidente della Repubblica è intervenuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2013-2014: “La scuola negli ultimi anni ha sofferto ristrettezze provocate dalla crisi e ha sofferto, diciamo la verità, di incomprensioni e miopie, di rifiuti e tagli alla cieca, più che di una necessaria lotta contro innegabili sprechi, da parte dei responsabili della cosa pubblica. Si sta ora comprendendo che bisogna cambiare strada” su come affrontare la crisi generale dell’istruzione italiana e i provvedimenti adottati dal governo recentemente vanno in questa direzione. Il potenziamento del sistema scolastico là dove si presenta più debole è uno degli elementi del rinnovato impegno che l’attuale governo sta dedicando all’istruzione. Potenziamento a cominciare dalle strutture materiali, dagli edifici scolastici divenuti antiquati ed insicuri”.