Camera -Giovanni Lo Porto. Il deserto dopo la sceneggiata FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2015 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Basta ingrandire la foto e contarli con il dito: non arrivano a 30. La foto in questione è quella di questa mattina (24 aprile) alla Camera dei Deputati. Dove il giorno dopo la sceneggiata c’è il deserto. Sceneggiata è quella di ieri, lo si può dire con il senno di poi. Sembrava questione nazionale di massima priorità che il governo spiegasse urgentemente cosa era accaduto, che si illustrassero nei dettagli le cause che hanno portato alla morte del cooperante italiano Giovanni Lo Porto, ucciso tre mesi fa in un raid americano in Pakistan.

Gentiloni, ministro degli Esteri, la mattina successiva si è presentato in Aula per spiegare ai deputati quello che da ministro ha saputo. Per informare su come siano andate le cose. Non è andato là di sua iniziativa, men che meno a sorpresa. Semplicemente, ieri, quando si è diffusa la notizia sono state le opposizioni tutte a chiedere a gran voce, con tono tra il risentito e lo scandalizzato, al governo di riferire subito. Convocazione urgente La mattina successiva, come da programma, Gentiloni si è presentato.

Il 95% dei deputati non ha ritenuto necessario fare altrettanto. E così è andato in onda un siparietto surreale. Da una parte Gentiloni che ripeteva quello che in buonissima parte era già su tutti i giornali di stamattina e i pochi deputati presenti che in grande maggioranza lo attaccavano imputandogli il fallimento della diplomazia. Uno spettacolo di cui non si sentiva il bisogno.

Le foto (Ansa)