Giuliana Moi (M5s) e il caso della molecola “anti leucemia” sul suo curriculum

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Maggio 2014 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Giuliana Moi (M5s) e il caso della molecola "anti leucemia" sul suo curriculum

Giuliana Moi (M5s) e il caso della molecola “anti leucemia” sul suo curriculum

ROMA – Si chiama Giuliana Moi, è appena stata eletta al Parlamento Europeo per il Movimento 5 Stelle ma è già un caso. La Moi, infatti, è sotto accusa. Non da Beppe Grillo o colleghi parlamentari, ma da parte della base del Movimento che pure a Bruxelles/Strasburgo l’ha mandata.

Tutta colpa del suo curriculum e di qualcosa, un dettaglio, che non è sufficientemente chiaro. Non è un dato trascurabile per M5s che punta tutto sulla trasparenza dei propri candidati. Moi, infatti, nel suo Cv spiega di

“avere scoperto una molecola efficace nella cura della leucemia e del melanoma“.

Ovvero di qualcosa di importante nella cura dei tumori. E gli attivisti M5s che il curriculum leggono vogliono sapere di più. I problemi cominciano qua. Perché i dettagli da Giuliana Moi non arrivano causa “vincoli contrattuali”. Moi, infatti, spiega

“I vincoli contrattuali a cui è sottoposta la mia ricerca mi impediscono di fornire ulteriori precisazioni”

Inutile dire che a molti M5s non basta. E che qualcuno scava ancora. Il problema è che si trova poco. Una sola pubblicazione, datata 2007, corrispondente a quando la neo parlamentare ha fatto la sua specializzazione al King’s College di Londra. Poi più nulla. E nessuna citazione da altri studiosi che si sono occupati successivamente della materia.

Carmine Saviano che racconta la storia per Repubblica scopre che sul sito movimentocinquestelle.eu è stata pubblicata una lettera aperta indirizzata proprio alla Moi.

“Della sua dichiarata attività di ricercatrice non ha fornito alcun riscontro, né è possibile trovarne in Internet?”. Ancora: “Dichiara di aver scoperto una molecola efficace nella cura della Leucemia”. Infine le questioni aperte: “Ci può dire come si chiama questa molecola? Quali premi ha ricevuto? Si tratta di un lavoro individuale o di un team di ricerca?”. E le domande arrivano perché “di questa scoperta così come della sua specializzazione e ricerca post-dottorato non riusciamo a trovare pubblicazioni in merito”.

Moi risponde:

“Da giorni gira una lettera di accuse nei miei confronti. È stata messo in discussione il mio Phd. Inoltre chi è ricercatore sa bene che i progetti di ricerca finanziati da compagnie internazionali possono essere soggetti a restrizioni di pubblicazione dati sul lavoro svolto a causa di strettissimi vincoli contrattuali”. Tutto possibile.

La questione, prima ancora che scientifica per M5s è politica: la trasparenza viene prima di tutto. E una candidata che antepone un contratto con una multinazionale alle domande del “popolo della rete” può essere un problema.