Viterbo, “favoriva aziende per il Vinitaly”: avviso di garanzia per il sindaco

Pubblicato il 27 Settembre 2012 - 08:42 OLTRE 6 MESI FA
Angela Birindelli

VITERBO – “Favorivano aziende viterbesi per avere un posto al Vinitaly 2011”. Con questa accusa ha ricevuto un avviso di garanzia il sindaco di Viterbo Giulio Marini (Pdl). I reati ipotizzati sono corruzione e turbativa d’asta in concorso con l’assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli. La Birindelli proprio oggi ha rimesso oggi le proprie deleghe nelle mani della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. ”Con questo atto – dice – intendo dimostrare ancora di piu’ la correttezza e l’onesta’ con cui ho svolto il mio incarico presso l’assessorato”.

I due, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero favorito alcune aziende viterbesi per l’aggiudicazione di commesse nell’ambito del padiglione Lazio del Vinitaly 2011. Marini, che martedì scorso aveva ritirato le dimissioni presentate dopo la bocciatura del bilancio, sarà interrogato dal pubblico ministero Massimiliano Siddi alle 10.30 di questa mattina. L’inchiesta su Vinitaly rientra nel fascicolo sulla falsificazione delle fatture del gruppo Pdl alla Pisana per il quale è stato già interrogato Fiorito a Viterbo.

Secondo l’Ansa con il sindaco e l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Angela Birindelli, risulta indagato dalla Procura di Viterbo anche Erder Mazzocchi, commissario straordinario dell’Arsial, l’agenzia Regionale l’Agricoltura. L’assessore Birindelli smentisce però qualsiasi indagine a suo carico: ”Smentisco allo stato di essere mai stata oggetto di indagine da parte della Procura di Viterbo per turbativa d’asta relativamente all’organizzazione del Vinitaly. Non vorrei – aggiunge – che a diffondere tali notizie fossero i soliti denigratori che tentano ancora una volta di gettare discredito sulla mia persona”.