Giustizia, due mosse del governo: ok falso in bilancio e Severino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Marzo 2015 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA
Giustizia, due mosse del governo: ok falso in bilancio e Severino

Giustizia, due mosse del governo: ok falso in bilancio e Severino

ROMA – Il governo mette mano al falso in bilancio e “promuove” la legge Severino, annunciando che non la toccherà per favorire la corsa in Campania di Vincenzo De Luca, vincitore delle primarie Pd e condannato a un anno per abuso d’ufficio.

Due mosse significative. La prima: saltano le soglie di non punibilità per il falso in bilancio. Il governo ha trasmesso al ministero per i Rapporti con il Parlamento l’emendamento al disegno di legge corruzione sul falso in bilancio. Il testo non prevede più le contestate soglie di non punibilità: in una prima bozza infatti il falso in bilancio veniva “perdonato” in caso di lieve entità della somma non dichiarata. Ora nell’emendamento c’è una distinzione solo tra società quotate e non quotate, quindi tra piccole e grandi società. Per le non quotate si abbassa la pena: da un minimo di uno ad un massimo di cinque anni di detenzione. Resta invece 3-8 anni la pena per le non quotate e la perseguibilità del reato d’ufficio.

Se insomma il fatto è poco grave e la società in questione ha sempre avuto bilanci “puliti”, al giudice rimane la possibilità di archiviare il fatto.

Il testo del governo su questa materia attirò dure critiche soprattutto da parte del M5S: quando venne presentato in Commissione prevedeva un tetto per le società non quotate, per cui se la falsità o l’omissione non determinava una variazione del risultato economico oltre il 5% o una variazione del patrimonio netto non oltre l’1%, non scattava la pena detentiva. Una norma che poteva avvantaggiare, si diceva allora, Silvio Berlusconi condannato per frode fiscale per Mediaset.

E poi la legge Severino. Il ministro Maria Elena Boschi ha fatto sapere che ”al momento non è allo studio da parte del governo nessuna ipotesi di modifica della legge Severino”. La legge in questione è quella che ha fatto decadere Berlusconi da senatore quando venne condannato, in via definitiva, per Mediaset. E che rischia di essere un problema per Vincenzo De Luca, condannato a un anno per abuso d’ufficio: se dovesse vincere le Regionali in Campania rischia di doversi dimettere proprio per effetto della legge Severino. A meno che qualcuno non metta mano alla legge. Ma la mossa sarebbe talmente eclatante che Renzi ha evidentemente deciso di evitare.