Governo Letta approva dl filiazione: “Basta distinzione figli serie A e B”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2013 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA
Governo Letta approva dl filiazione: "Basta distinzione figli serie A e B"

Governo Letta approva dl filiazione: “Basta distinzione figli serie A e B” (Foto LaPresse)

ROMA – “Basta figli di serie A e B, una scelta di civiltà”. Il premier Enrico Letta ha presentato il decreto attuativo sulla filiazione approvato dal Consiglio dei Ministri la mattina del 12 luglio. Tra le misure approvate dal Cdm anche la nascita dell’Autorità dei Trasporti e un emendamento per la classificazione dei farmaci oncologici, oltre al piano “Destinazione Italia” per attrarre investimenti esteri nel paese.

“NO FIGLI SERIE B” – Letta ha dichiarato: “Abbiamo inviato al Parlamento un decreto in materia filiazione:è molto importante, scompare dal codice civile la distinzione tra figli di serie A e B, si è figli e basta. Questo è un grandissimo fatto di civiltà'”.

Il premier ha spiegato che il decreto elimina la distinzione tra figli che in passato ”ha accompagnato drammi umani veri e propri”: “E’ una grandissima regola di civiltà, una scelta molto forte”.

AUTORITA’ DEI TRASPORTI – Abbiamo “dato vita all’Autorità dei Trasporti, un tema fermo da molto tempo, ma molto importante”, ha spiegato Letta: “L’iter parte oggi e ora dovrà andare in Parlamento”. Letta ha poi dichiarato che il governo proporrà Andrea Camanzi come presidente della nuova autorità.

CLASSIFICAZIONE FARMACI ONCOLOGICI – Il premier ha dichiarato: “In consiglio dei ministri abbiamo approvato un emendamento che presenteremo a brevissimo in un provvedimento in Parlamento sulla classificazione dei farmaci in materia oncologica”.

“DESTINAZIONE ITALIA” – Letta ha spiegato: “Abbiamo raccontato un’iniziativa che ora comincia e coinvolge i ministeri: un progetto specifico ‘Destinazione Italia’ per attrarre investimenti esteri in Italia, che sono troppo scarsi”.

Il progetto che vedrà l’ok definitivo a settembre, ha spiegato il presidente del Consiglio, coinvolgerà tutti i ministeri, in particolare quello degli Esteri e dello Sviluppo Economico, ed è ”specifico per attrarre investimenti esteri” in vista dell’Expo.