Governo-sindacati, aria pesante. Camusso: “Criptici”, Angeletti: “Così sciopero”

Pubblicato il 3 Luglio 2012 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

Susanna Camusso (LaPresse)

ROMA – Tra governo e sindacati il clima è fosco: l’incontro per discutere di spending review si chiude con una spiegazione che non chiarisce e Cgil e Uil che si dicono insoddisfatti, accusano il governo di ambiguità e si dicono pronti a ricorrere allo sciopero in caso di tagli lineari alla pubblica amministrazione.

Se Mario Monti infatti rassicura e spiega che non ci saranno tagli “lineari” e “con l’accetta” i sindacati non ci credono, reagiscono alla parola “tagli” come al morso di un insetto velenoso e ipotizzano lo sciopero generale. La reazione più dura è quella del segretario della Cgil Susanna Camusso che al termine del tavolo spiega: “Abbiamo trovato un governo reticente e criptico nel dire cosa intende mettere nel provvedimento che farà venerdì. Questo ci ha preoccupato”.  Dalla Camusso, quindi, arriva un ”giudizio negativo” sul metodo e sul merito.

Quindi Camusso, riferisce della possibilità di deroga alla riforma Fornero per gli esuberi della Pa che matureranno entro il 31 dicembre 2013 i requisiti per andare in pensione con le vecchie regole: ”Si è detto che si può’ mantenere la norma precedente per un periodo che va fino al 2013”:

Giudizio negativo che viene confermato anche dal segretario della Uil Luigi Angeletti: “‘Non credo si possa evitare lo sciopero generale se ci saranno solo tagli lineari” come quelli annunciati sui pubblici dipendenti.  Al cronista che gli chiede se i sindacati siano soddisfatti dell’incontro la risposta di Angeletti è secca: ”No”.  Il segretario della Uil al termine del confronto con il Governo, spiega che ”hanno annunciato anche intenzioni che condividiamo, tipo accorpare le province oppure rivedere i costi per gli acquisti. Ma sono solo buone intenzioni, non dicono come lo faranno”.

E sul taglio dei dipendenti della Pubblica amministrazione Angeletti aggiunge: ”Noi abbiamo detto che che siamo disposti a discutere ma loro si sono rifiutati di farlo. Temiamo che alla fine, banalmente, saranno solo tagli lineari”. Sulla tempistica dell’intervento sul pubblico impiego aggiunge: ”Ci hanno detto che faranno valutazioni sulle varie amministrazioni e poi ci sara’ l’esito. Ma e’ talmente complicato che alla fine la cosa piu’ semplice sara’ fare i tagli lineari”.