Grillo, Berlusconi, Bersani, Meloni compagni di proporzionale. Chi gli “inciucisti”?

di Lucio Fero
Pubblicato il 11 Maggio 2017 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Grillo, Berlusconi, Bersani, Meloni compagni di proporzionale. Chi gli "inciucisti"?

Grillo, Berlusconi, Bersani, Meloni compagni di proporzionale. Chi gli “inciucisti”?

ROMA – Grillo più Berlusconi più Bersani più Meloni per interposti parlamentari per un momento compagni di scelta e di indirizzo. Il momento è quello della Commissione parlamentare dove i partiti cominciano finalmente a scoprire le rispettive carte sulla legge elettorale. La scelta e l’indirizzo che li accomuna e li fa compagni di strada è quella della proporzionale.

Non che non si sapesse, ma ora è atto parlamentare. M5S, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Mdp (ci sono anche Sinistra Italiana e Alternativa Popolare) chiedono, vogliono, scelgono di “incardinare” la discussione in aula sulla legge elettorale a un testo che ricalchi l’Italicum amputato dalla Corte Costituzionale. Cioè una legge proporzionale di fatto pura e secca, con la foglia di fico di un premio di maggioranza e governabilità se qualcuno o qualcosa raggiunge il 40 per cento dei voti.

Qualcuno o qualcosa, la lista o la coalizione…ma al 40 per cento non ci arriva nessuno sia che si voti nel 2.017 (improbabile anche se molto presente nella testa dei cronisti politici) o nel 2.018. Quindi si voterà con il sistema tanti voti prendi…tanti parlamentari hai. In proporzione più o meno perfetta. Qusto è quello che chiedono e vogliono e votano insieme Grillo, Berlusconi, Meloni, Bersani.

Prenderanno voti più o meno il 30 per cento M5S, più o meno il 30 per cento il Pd, più o meno Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega sciolti o messi insieme. Gli altri staranno tutti sotto il cinque per cento. Quindi nessuna alleanza “normale” e fra politicamente simili e vicini farà 316 seggi alla Camera e 160 al Senato, quelli che ci vogliono per fare un governo.

Per fare un governo dopo le elezioni, se si è votato con il metodo proporzionale, ci vuole per forza un “inciucio”. Chi vuole il primo prepara il secondo. Se si vota con l’Italicum amputato dalla Corte, i risultati, la volontà popolare espressa in voti, imporrà alleanze tra Berlusconi e Pd e forse non basterà. O tra Grillo e Salvini e forse non basterà neanche così. I compagni di strada della proporzionale sono i genitori putativi e naturali degli “inciuci” che ogni giorno fanno la mossa di maledire.

Berlusconi vuole il proporzionale perché se c’è legge maggioritaria deve decidere se andare o no con Salvini e chi comanda. Col proporzionale ognuno raccoglie i suoi voti e poi si vede…Bersani vuole il proporzionale perché col maggioritario, nella scelta di governo tra Pd e M5S o Destra unita, l’elettore è diciamo così poco invogliato a disperdere il voto su piccole formazioni. Insomma, dammi il mio 3/4% e poi si vede…Meloni nel maggioritario affoga e scompare.

M5S-Grillo invece col maggioritario potrebbero vincere e governare. ma vogliono davvero governare o preferiscono di gran lunga arrivare primi e poi gridare al complotto-inciucio del governo fatto dall’alleanza tra secondi e terzi al traguardo dello scrutinio? Lo schierarsi per la proporzionale di M5S contiene buona parte della risposta.

Berlusconi, Grillo, Meloni, Bersani compagni di proporzionale (guarda caso lo stesso ritrovarsi del referendum) chi i veri “inciucisti”?