Grillo e le Parlamentarie, 30mila votanti: tutto qui il popolo a 5 stelle?

Pubblicato il 7 Dicembre 2012 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo (foto LaPresse)

ROMA – Per Beppe Grillo le Parlamentarie sono un successo. Lo dicono, secondo il portavoce del Movimento a Cinque Stelle, i numeri, e precisamente quei 95mila voti arrivati e certificati online. Per qualcun altro, e non solo un “qualcun altro” ostile al Movimento, le Parlamentarie sono un flop. E lo dicono i numeri.

Il perché è presto detto: basta guardarli con un minimo di attenzione i numeri. 95mila sono i voti, non i votanti. E quindi la matematica dice che in totale i votanti sono stati un po’ meno di 32mila. Tanti? Pochi? Sicuramente tanti erano i candidati, 1400 circa. E quindi la matematica dice che in media ognuno di loro ha preso poco più di 22 voti. D’accordo, c’è Trilussa e la storia della statistica e del pollo, c’è chi ne ha presi di più. Resta il fatto che la media è 22. E la domanda scontata è: chi di voi tra familiari, amici e parenti non troverebbe 22 persone disposto a votarlo?

Altra questione controversa è quella della trasparenza e del funzionamento del portale dove gli iscritti hanno votato. Qui Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo hanno dovuto incassare più di qualche critica. Si va dalle “classiche” accuse di malfunzionamento del sito, alle difficoltà di registrazione, alle mail che non arrivano. Poi ci sono gli utenti più maliziosi, quelli che osservano come manchino strumenti  in tempo reale come “il numero di votanti”. Meccanismi che, è l’appunto di qualche militante, avrebbero garantito più trasparenza nel voto.

D’accordo, quella delle Parlamentarie è stata una prima volta. Con un mezzo nuovo e con una platea di partecipazione ristretta, quella degli iscritti al Movimento. Ogni paragone con i tre milioni e spicci delle primarie del Pd sarebbe fuori luogo. Però poi uno fa due operazioni e si ritrova con i 32mila votanti del web. La considerazione sorge spontanea: Grillo e Casaleggio, tutto qui?