Guidi, Lupi, Errani, Capua, Mafia Capitale… giustizia che sbaglia contro i politici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Gennaio 2017 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Guidi, Lupi, Errani, Capua, Mafia Capitale... giustizia che sbaglia contro i politici

Guidi, Lupi, Errani, Capua, Mafia Capitale… giustizia che sbaglia contro i politici

ROMA – Guidi, Lupi, Errani, Capua, Mafia Capitale… giustizia che sbaglia contro i politici. “Sono stata fatta a pezzi e costretta alle dimissioni. E per cosa? Non c’era nulla in quella intercettazione. Non ero nemmeno indagata. E infatti, è finito tutto in una bolla di sapone”. Lo sfogo dell’ex ministro Federica Guidi è forse solo il primo del 2017, lo sfogo cioè di un politico la cui carriera è stata rovinata da un’inchiesta sbagliata, certamente non l’ultima se si guarda al lungo elenco di clamorose topiche del 2016 ai danni di esponenti di primo piano.

Il lungo elenco – ne fornisce un assaggio Mattia Feltri su la Stampa – ribalta più di un pregiudizio sulla cosiddetta casta politica inevitabilmente dedita a rubare e sulle inchieste moralizzatrici. A gennaio 2016 la sentenza definitiva che ha smontato “Why not”, l’inchiesta del 2008 che portò la signora Mastella in carcere, azzoppò la carriera del marito Clemente,  fece cadere il governo Prodi, fece da trampolino politico per l’allora magistrato Luigi De Magistris.

Un po’ lo stesso destino per i politici romani, da Alemanno in giù, tutti assolti dall’accusa di essere mafiosi in Mafia Capitale, che però non cambia nome. Nel 2015 cade il ministro Maurizio Lupi, a marzo dell’anno successivo il proscioglimento di Ettore Incalza nell’inchiesta sull’Alta Velocità, gli restituisce un onore tardivo.

A febbraio l’impresentabile secondo la Commissione antimafia presieduta da Rosi Bindi, Vincenzo De Luca, governatore campano, è assolto perché i fatti non sussistono, quindi il senatore Pd Margiotta è assolto in terzo grado per un’inchiesta del 2008.

Via via scorrono i mesi e piovono assoluzioni, o smentite al lavoro dei pm: Graziano, Cesaro, D’Alì, Gasparri, Gay, Frisullo.

Assolto in appello Vasco Errani dall’accusa di falso ideologico per cui nel 2014 si era dimesso da governatore dell’Emilia Romagna. Prosciolta Ilaria Capua, accusata di traffico illecito di virus, dopo di che ha lasciato il Parlamento italiano alle sue pochezze per dirigere un dipartimento dell’Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida. Assolto Ignazio Marino dalle accuse di truffa e peculato, al secolo reato di scontrino che però non sussiste. (Mattia Feltri, La Stampa)