I magistrati replicano a Berlusconi: “Insulti inaccettabili”

Pubblicato il 26 Febbraio 2010 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA

«È intollerabile questa escalation di insulti e aggressioni nei confronti dei magistrati italiani». L’Associazione nazionale magistrati risponde così alle dichiarazioni odierne di Silvio Berlusconi e chiede alle “istituzioni di reagire”.

«Nel giorno in cui un servitore dello Stato viene ucciso in Afghanistan da terroristi talebani, l’offesa rivolta ai magistrati italiani dal presidente del Consiglio brucia se possibile di più», dice il segretario Giuseppe Cascini.

E proprio questo, aggiunge Cascini, “richiede un sussulto di indignazione da parte di tutte le persone rispettabili”. L’Anm non ha dubbi: «il male dell’Italia sta nella gravissima corruzione della politica e della pubblica amministrazione e non certo in magistrati che facendo in solitidine il loro dovere individuano i responsabili di tali crimini. E L’ossessiva ripetizione del ritornello della magistratura politicizzata, dei pm che agirebbero a fini di lotta politica diventa ogni giorno più falsa e stucchevole proprio di fronte alla quotidiana emersione di gravissimi comportamenti illeciti da parte di pubblici funzionari e uomini politici».

«Bisogna essere ciechi e sordi- dice ancora Cascini- per non accorgersi di quali danni si fanno al Paese nel proseguire in questa linea di delegittimazione del ruolo e della funzione della magistratura in Italia». Il sindacato delle toghe lancia quindi un appello: «invitiamo tutti a rispettare le decisioni dei tribunali e il ruolo della magistratura e chiediamo alle istituzioni di reagire di fronte a queste inaccettabili aggressioni».