Ignazio La Russa, musica alta in casa. Alla polizia : Vi hanno mandato le zecche

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2015 - 08:39 OLTRE 6 MESI FA
Ignazio La Russa, musica alta in casa. Alla polizia : Vi hanno mandato le zecche

Ignazio La Russa, musica alta in casa. Alla polizia : Vi hanno mandato le zecche

ROMA – Musica a tutto volume, di quelle che si sente dalla strada. Una segnalazione come tante per la polizia di Roma, finita in modo però decisamente diversa dal solito. Quando le volanti sono arrivate sul posto, infatti, ad aprirgli la porta è stato un infastidito Ignazio La Russa che avrebbe sbottato: “Vi hanno mandato le zecche comuniste. Vi hanno mandato qui invece che a inseguire i rapinatori”.

A raccontare il tutto, su Repubblica, è Massimo Pisa. Tutto accaduto a Milano nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 febbraio nei pressi della villa milanese del deputato. Scrive Repubblica:

(…)quell’intero primo piano del palazzo lastricato di marmi in stile ventennio, a pochi passi da Porta Venezia, era tutto illuminato. E poi, come zelantemente annotano i poliziotti “la musica era effettivamente percepibile dalla strada”. Anche alle 23.50 di venerdì, ora delle chiamate dei vicini di casa esausti. La sorpresa arriva quando sul citofono compare il nome del padrone di casa, confermato da un ospite che si stava allontanando: Ignazio La Russa, l’ex ministro della Difesa in persona, uno che con le divise ha avuto non remota dimestichezza. E invece: “Addirittura hanno mandato due volanti per una festa, mentre sulle rapine non ne mandano nemmeno una!”. Non esattamente un benvenuto, mentre uno degli agenti scrive. E ancora: “Voi non dovevate venire a casa mia. Sicuramente vi ha mandato qualche zecca comunista!”.

Secondo quanto riporta Pisa La Russa non avrebbe affatto gradito l’invito ad abbassare il volume e si sarebbe, almeno a parole, rifiutato di farlo. Ancora Repubblica:

“La gente non può dire niente perché sono le due di notte – li fulmina – perché non sono le due di notte, oggi è venerdì sera e quindi domani è festivo e se a qualcuno dà fastidio la musica, per stasera se l’ascolta!”. Insistono, gli agenti, fanno notare che nella via non ci sono locali, che il quartiere è residenziale. E che, in fondo, da quando avevano bussato loro la musica si era effettivamente abbassata. Niente, l’ex ministro è irremovibile: “Io il volume della musica l’ho appena abbassato perché dovevamo fare uscire la torta, ma più tardi probabilmente lo rialzerò”. Un’ultima raccomandazione, e la promessa di tornare a bussare a ogni lamentela dei vicini. “Non mi interessa se ritornate di nuovo qui – è il commiato di La Russa – perché come ritornate ve ne andate di nuovo. Tanto, male che vada mi prendo una denuncia”.