Il grande sconto sulle multe a Roma: un bluff, si paga come prima

Pubblicato il 5 Ottobre 2009 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA

Sanatoria, condono, cioè liberazione, festa e sospiro di sollievo. Era stato annunciato in pompa magna da governo e Comune di Roma che chiunque avesse una multa da pagare risalente a prima del 2004 avrebbe dovuto sì pagare la multa e pure un 4 per cento di interessi, ma non gli interessi sugli interessi, le penalità aggiuntive e altri balzelli che moltiplicano per due, tre, dieci l’importo della multa stessa. Questione non da poco perché, se non hai pagato o non risulta che tu abbia pagato, spesso non è la stessa cosa, la Gerit, la società incaricata della riscossione, ti ipoteca la macchina o addirittura la casa di proprietà. Spesso senza che tu neanche lo sappia, lo scopri quando provi a vendere l’una o l’altra. Comunque, tutto finito, respiro di sollievo, parola di governo e Comune.

E invece niente, parola non mantenuta, lingua biforcuta. Da metà settembre il Comune di Roma aveva annunciato: sanatoria in atto. E invece è ottobre e devi pagare ancora, pagare quei soldi che governo e Comune avevano giurato non si dovessero pagare più. Ci avevano affisso in città anche orgogliosi manifesti. Invece la Gerit non sa o non vuole sapere, le associazioni di consumatori sono piene di cartelle esattoriali piene come prima di aggiunte e oneri, il Comune, forse imbarazzato fino al mutismo, tace. E’ la politica annuncio: si proclama la vittoria e si fugge. Succede, in Italia succede anche che chi ha usufruito dei condoni fiscali poi neanche paghi quel po’ che doveva pagare con il maxi sconto: ad anni di distanza ci sono ancora 5 miliardi di euro non pagati da “contribuenti” che si sono fatti pulire la fedina fiscale con l’ultimo condono e poi non hanno cacciato fuori un euro oppure, pagata la prima delle modiche rate, delle altre si sono dimenticati.