Intercettazioni, i finiani guidati dalla Bongiorno presentano nuovi emendamenti

Pubblicato il 13 Luglio 2010 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA

Giulia Bongiorno

Il presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno è stata chiarissima: le modifiche presentate dalla maggioranza al ddl intercettazioni sono senz’altro un passo avanti, ma si può fare di più. Così, dopo aver avuto una lunga riunione in mattinata con il presidente della Camera Gianfranco Fini, annuncia di voler presentare ulteriori proposte di modifica su: responsabilità giuridica dell’editore; intercettazioni dei parlamentari; intercettazioni ambientali e intercettazioni dei reati che riguardano ignoti.

La Bongiorno è anche relatore del provvedimento, pertanto, potrà presentare emendamenti oltre la scadenza fissata: che è per oggi alle 15. Anche l’Udc, spiega il deputato Roberto Rao, considera le proposte di modifica firmate dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera Enrico Costa e sottoscritte dall’ ”omologo” della Lega Matteo Brigandì, come ”un passo avanti”. Ma anche il parlamentare centrista definisce il testo ”migliorabile”.

Così è stato messo a punto un pacchetto di circa 40 proposte di modifica per ”approfondire e limare” alcuni dei punti più ‘caldi’ del ddl. ”E’ meglio comunque aggiustare il provvedimento così come verrà modificato dagli emendamenti Costa-Brigandì – avverte Rao – piuttosto che ripartire dalla versione licenziata dal Senato. Facendo l’ostruzionismo annunciato da Pd e Idv, infatti, il rischio che si corre è proprio questo: che si arrivi in Aula con il testo di Palazzo Madama”.

”Ma questa – prosegue Rao – è un’ipotesi che ci piacerebbe scongiurare”. ”Anche noi non vogliamo il testo del Senato – precisa il capogruppo del Pd in commissione Donatella Ferranti – ma queste nuove proposte per noi sono solo una piccola operazione di maquillage, pertanto assolutamente non sufficiente. E’ l’intero testo che andrebbe riscritto dall’inizio…”.

Così i Democratici ne depositano oltre 400 di emendamenti. L’Idv, guidata dal capogruppo in commissione Federico Palomba, ne presenta, invece, 170. Annunciando ”un’aspra battaglia”. Soprattutto dopo la richiesta arrivata dall’Onu di ritirare l’intero provvedimento. ”Se adottato nella sua forma attuale – sostiene il relatore speciale dell’Onu sulla libertà di espressione, Frank La Rue in un comunicato – il ddl può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia”.

Duro il commento del capogruppo dell’Idv alla Camera Massimo Donadi: ”Ci domandiamo cosa aspetti ancora questa maggioranza a prendere atto che, per seguire i deliri senili anti-giudici e anti-stampa di Berlusconi, sta mettendo a rischio la sicurezza e la credibilita’ del Paese…”