Intercettazioni, il Pdl serra i ranghi per difendere Caliendo in commissione Giustizia

Pubblicato il 20 Luglio 2010 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA
Giacomo Caliendo

Giacomo Caliendo

Il tam-tam tra i deputati del Pdl in Transatlantico è continuo: bisogna essere tutti presenti in commissione Giustizia di Montecitorio per “difendere” il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo da ogni attacco che potrebbe arrivare dall’opposizione.

Secondo quanto si è appreso, il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto avrebbe avvertito i suoi fedelissimi: non ci devono essere defezioni in commissione perché potrebbe arrivare “addirittura” il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini per “sferrare” l’attacco contro Caliendo coinvolto nell’inchiesta  sull’eolico in Sardegna la nuova P3.

L’opposizione infatti vorrebbe criticare l’esponente della maggioranza che da sempre segue per conto di Via Arenula il disegno di legge sulle intercettazioni. In particolare, una delle cose che si vorrebbe contestare a Caliendo, è il fatto che nell’ordinanza di applicazione della custodia cautelare nei confronti di Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino, le accuse mosse anche nei suoi confronti sarebbero ”piuttosto gravi”.

A sostegno di questa impostazione si sottolineerebbero passaggi delle conclusioni del Gip come quella nella quale si sostiene che non appare ”agevolmente sostenibile per la Repubblica italiana il rischio che altri tentativi di grave condizionamento di istituzioni pubbliche, anche di livello costituzionale, possano ottenere eventuali ulteriori, concreti effetti”.

Se la contestazione dovesse assumere toni “forti”, si spiega ancora nel Pdl, ”saremmo anche pronti a chiedere di togliere il circuito. Non vogliamo offrire il palcoscenico a nessuno per attacchi che non hanno senso e che sono solo strumentali”.