Irene Pivetti candidata a Roma al posto di Bertolaso?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Febbraio 2016 - 06:05 OLTRE 6 MESI FA
Irene Pivetti candidata a Roma al posto di Bertolaso

Irene Pivetti candidata a Roma al posto di Bertolaso? (foto Ansa) 

ROMA – Irene Pivetti candidata a sindaco di Roma al posto di Bertolaso? La conduttrice tv e prima presidente della Camera leghista, sarebbe tra i possibili candidati a sindaco di Roma per il centrodestra. A lanciarla sarebbero stati “un gruppo di amici romani” come candidata a quella sorta di primarie che Matteo Salvini vorrebbe fare attraverso i gazebo che appariranno in 40 piazze romane tra oggi e domani. Salvini ha scaricato Bertolaso, ma aspetta i gazebo per smarcarsi ufficialmente: qui, chi vorrà potrà esprimere una preferenza tra Alfio Marchini, Guido Bertolaso, Francesco Storace, Fabio Rampelli, uno spazio lasciato libero per altre proposte e, appunto, Irene Pivetti.

Come scive Libero 

“La Pivetti gioca di modestia e furbizia, tiene a giusta distanza l’etichetta di leghista della prima ora, ma sa tenere ferma la barra quando si tratta di argomenti sensibili all’elettorato di Matteo Salvini. La sua diplomazia è altissima quando evita di infierire sulle polemiche per gli scivoloni a tempo record di Guido Bertolaso, passato da candidato unico della coalizione, a problema imbarazzante”.

“Secondo la Pivetti ‘Bertolaso è stato spericolato – ma a proposito degli scontri interni – li guardo con ottimismo, perché il centrodestra si sta rinnovando e cerca un nuovo modo per esprimersi, nuovi punti di riferimento’. Da un lato il suo talento equilibrista e rassicurante, dall’altro la Pivetti sorprende quando prende una posizione salviniana, ma in salsa pivettiana, per esempio sui terribili campi rom della capitale: “Le dico questo – racconta – quando lavoravo a Domenica In tornavo a casa dalla Dear col 69, l’autobus che fa due fermate davanti ai campi rom. Questa situazione non è normale, è una patologia che siano zone della città strutturalmente insicure anche alle cinque del pomeriggio. I rom stessi non lo considerano normale. Quindi quei campi vanno chiusi, va trovata una collocazione compatibile con la vita ordinata e normale delle nostre città”.