Legge di Stabilità, Camera approva. Tornano detrazioni, ma resta cantiere aperto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2013 - 22:44 OLTRE 6 MESI FA
Legge di Stabilità, Camera approva. Tornano detrazioni, ma resta cantiere aperto

Legge di Stabilità, Camera approva. Tornano detrazioni, ma resta cantiere aperto

ROMA – 258 sì, 103, no e 3 astenuti: la Camera ha approvato la legge di stabilità.Sabato mattina l’Aula di Montecitorio voterà gli altri due documenti di Bilancio, vale a dire il ddl di Bilancio e la Nota di variazione. I testi passeranno poi al Senato per il sì definitivo.

Nonostante il voto favorevole alla Camera, però, la legge di stabilità resta un cantiere aperto. La giornata, a Montecitorio, è cominciata con la fiducia al governo Letta: 350 sì, 196 no e un astenuto il risultato per il governo.

Ma di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Arriverà a breve un decreto per correggere le detrazioni sulla casa: 500 milioni sono già previsti ma si arriverebbe a circa 1,3 miliardi. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio. Una notizia importante, se il provvedimento sarà approvato, specie dopo le preoccupazioni circa l’aumento della Tasi (la tassa sui servizi indivisibili) che, privata delle detrazioni da 200 euro più 50 a figlio, sarebbe diventata addirittura più onerosa (100 euro di media) della Imu prima casa abolita.

Le altre novità, per l’elenco completo clicca qui :

TAGLIO CUNEO FISCALE – Aumentano le detrazioni per lavoro dipendente per i redditi tra gli 8.000 e i 55.000. La modulazione dei benefici farà sì che le detrazioni saranno maggiori per i redditi più bassi (sui 200 euro l’anno fino a 20.000 di stipendio) per scendere gradualmente fino ad azzerarsi a quota 55.000.

FONDO TAGLIA TASSE – Nel nuovo Fondo per la riduzione della pressione fiscale confluiranno le risorse provenienti dalla spending review e dalla lotta all’evasione fiscale, comprese le una tantum per il 2014, che saranno destinate a deduzioni Irap e ad aumentare le detrazioni Irpef.

IMPOSTE CASA – Viene ripresa la “service tax” così come varata dal governo Berlusconi nel marzo 2011, che ora assume il nome di Iuc: Imposta Unica Comunale. La Iuc si basa su due presupposti: il possesso di immobili da cui deriva l’imposta municipale propria (Imu), di natura patrimoniale dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; la fruizione di servizi comunali a cui sono collegati un tributo per i servizi indivisibili (Tasi), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e una tassa sui rifiuti(Tari), a carico dell’utilizzatore. L’aliquota massimaImu+Tasi non può superare il 10,6%. Per il 2014, l’aliquota massima della Tasi relativa alla prima casa non può eccedere il 2,5 per mille.

FONDO DI GARANZIA CREDITO A IMPRESE E FAMIGLIE – La Cassa Depositi e prestiti potrà finanziare o dare garanzie in favore delle grandi imprese e non più solo delle Pmi. Inoltre viene istituito il “Sistema nazionale di garanzia”, per facilitare l‘accesso al credito di famiglie e imprese. Il “Sistema” comprende Fondo di garanzia per le Pmi (con una sezione speciale “Progetti di Ricerca e Innovazione”), e il Fondo di garanzia per la prima casa.

PENSIONI: per le pensioni fino a tre volte il minimo viene garantita la rivalutazione del 100%; fino a quattro volte il minimo sono rivalutate al 95%; l’indicizzazione scende col salire dell’assegno.

ESODATI: vengono stanziati 950 milioni dal 2014 al 2020 per altri 17.000 esodati di sei diverse categorie.

PENSIONI D’ORO: contributo di solidarietà per le pensioni elevate: 6% per la parte eccedente i 90.168,26 euro annui; il 12% oltre i 128.811,80 euro; il 18% per la parte eccedente i 193.217,70 euro annui.

STOP CUMULO PENSIONI D’ORO-STIPENDI: non potranno essere cumulati, oltre l’importo di 303.000 euro l’anno, le pensioni e gli stipendi da incarichi pubblici. Colpisce soprattutto grand commis dello Stato.

CONTRIBUTO SOLIDARIETA’ REDDITI ELEVATI: per i redditi superiori ai 300.000 euro l’anno viene confermato il contributo di solidarietà del 3% per il triennio 2014-2016.

VITALIZI – gli Organi Costituzionali con autogoverno finanziario, il Parlamento e le Regioni, dovranno istituire un contributo di solidarietà sui vitalizi.