Legge stabilità: 200mln € a fondo famiglia, 20mln per emergenza immigrazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2013 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA
Legge stabilità: 200mln € a fondo famiglia, 20mln per emergenza immigrazione

Legge stabilità: 200mln € a fondo famiglia, 20mln per emergenza immigrazione (Foto LaPresse)

ROMA – Duecento milioni di euro tra il 2014 e il 2016 sono stati stanziati per il fondo famiglia nella bozza della legge di Stabilità. Altri 20 milioni di euro sono previsti dal ddl per far fronte all’emergenza immigrazione a Lampedusa. La bozza prevede poi una riduzione dei costi per le province e gli enti che si sciolgono tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2014.

Misure e fondi sono poi previste per la Tav, per l’Anas, per l’assunzione di nuovi magistrati e per l’editoria, con lo slittamento al 1° gennaio 2014 del termine per l’obbligo della tracciabilità delle vendite e delle rese dei giornali quotidiani e periodici. Queste le novità della bozza della legge di stabilità, come riporta l’agenzia Public Policy.

FONDO FAMIGLIA – Il fondo per le politiche della famiglia è incrementato di 100 milioni per il 2014 e di 50 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. L’emendamento di competenza della presidenza del Consiglio dei ministri va a modificare l’articolo 9 del ddl Stabilità aggiungendo il comma 11 bis.

FONDO IMMIGRAZIONE LAMPEDUSA – Per fronteggiare l’emergenza immigrazione, al Comune di Lampedusa sono assegnati 10 milioni di euro per il 2014 e 5 milioni per il 2015 e il 2016. Gli stanziamenti saranno recuperati nel Fondo per lo Sviluppo e la coesione.

Entro il 31 marzo 2014 – prevede l’emendamento – i Comuni di Lampedusa e Linosa dovranno presentare al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) “un piano d’interventi in materia di incremento dell’efficienza della rete idrica, di riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammodernamento dell’edilizia scolastica, e di misure dirette a migliorare i servizi per la cittadinanza”. La spesa per questi interventi non sarà conteggiata tra i limiti del Patto di stabilità interno.

SCONTI PROVINCE – Proroga del blocco delle elezioni provinciali a giugno 2014 . Slittano così al prossimo giugno le misure previste già lo scorso anno in attesa di una riforma del settore.

Le disposizioni previste dall’articolo 1 comma 115 della legge ‘Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici’ (228/2012) relative al commissariamento delle amministrazioni provinciali si applicano ai casi di scadenza naturale del mandato nonché di cessazione anticipata degli organi collegiali che intervengono in una data compresa tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2014.

L’emendamento all’articolo 10, di competenza del ministero dell’Interno, interviene sulla riduzione dei costi di funzionamento di vari enti tra cui le Province.

IMPIANTI SPORTIVI – Un’integrazione di 45 milioni di euro in tre anni (dal 2014 al 2016) per il Fondo di garanzia per la fornitura di garanzia sussidiaria a quella ipotecaria per i mutui relativi alla costruzione, all’ampliamento, all’attrezzatura, al miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi.

In particolare l’emendamento alla legge di stabilità, annunciato dallo stesso Enrico Letta nei giorni scorsi, prevede di integrare il fondo con 10 milioni di euro nel 2014, 15 milioni nel 2015 e 20 milioni di euro nel 2016 e di destinare questi fondi in via prioritaria alla costruzione o all’ammodernamento di impianti omologati per un numero di posti pari o superiore a 4mila al coperto e 20mila allo scoperto.

La stessa bozza prevede che l’istituto per il credito sportivo amministri questi nuovi fondi in gestione separata in base a criteri approvati con un decreto del presidente del Consiglio, sentiti il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture, “tenendo conto dell’esigenza di assicurare interventi per la sicurezza strutturale e funzionale degli impianti sportivi e la loro fruibilità, nonché per il loro sviluppo e ammodernamento”.

L’emendamento stabilisce inoltre, si apprende, una semplificazione delle procedure amministrative per il finanziamento: chi è interessato al finanziamento, si legge nella bozza di emendamento, presenta al Comune interessato uno studio di fattibilità corredato da un piano economico- finanziario. Il Comune entro 90 giorni deve dichiarare o meno il pubblico interesse. “L’intervento – si legge nella bozza di emendamento – può prevedere uno o più impianti sportivi, nonché insediamenti edilizi o interventi urbanistici entrambi di qualunque ambito o destinazione, anche non contigui agli impianti sportivi”.

DA PROGETTO MOSE A TAV – Taglio di 49 milioni di euro dei finanziamenti per il Mose nel 2014, da ricollocare tra quelli previsti per la stessa opera nel 2017. Le risorse liberate nel 2014 dovranno essere reimpiegate nella costruzione del Tav Torino-Lione, che a sua volta vedrà ridursi nel 2017 49 milioni in favore dei comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti per l’edificazione di una piattaforma d’altura antistante il Porto di Venezia.

L’anticipo del finanziamento in favore dell’alta velocità in Val Susa – si legge nella relazione all’emendamento – “consente la rapida attivazione delle misure a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture, quali la nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con la finalità di limitarne gli impatti e renderla vantaggiosa per le collettività territoriali”. Quindi l’emendamento non prevede maggiori stanziamenti o tagli di spesa, ma solo una rimodulazione dei finanziamenti “per la realizzazione di grandi infrastrutture”.

FONDI ASSUNZIONI MAGISTRATI – “Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i ministri dell’Economia e delle Finanze e della Giustizia è stabilita la ripartizione in quote delle risorse confluite nel capitolo di cui al comma 10, primo periodo, per essere destinate in via prioritaria all’assunzione di personale di magistratura ordinaria nonché per il solo 2014, nella prospettiva di migliorare l’efficienza degli uffici giudiziari e per consentire ai lavoratori cassaintegrati, in mobilità, socialmente utili e ai disoccupati e agli inoccupati, che a partire dal 2010 hanno partecipato a progetti formativi regionali o provinciali presso gli uffici giudiziari il completamento del percorso formativo entro il 31 dicembre 2014, nel limite di spesa di 7,5 milioni di euro”.

L’emendamento in materia di giustizia, che secondo quanto si apprende, è da riformulare, rimanda alla legge di stabilizzazione finanziaria del 2011 (111/2011). A decorrere dal 2015 tale quota è destinata all’incentivazione del personale amministrativo appartenenti agli uffici giudiziari, anche in deroga al blocco del trattamento accessorio previsto dal dl stabilizzazione finanziaria 78/2010, e alle spese di funzionamento degli uffici giudiziari. “La riassegnazione prevista dal comma 10 è effettuata al netto delle risorse utilizzate per le assunzioni di magistratura ordinaria”.

FONDO ANAS – Aumentare di 100 milioni di euro per il 2015 lo stanziamento previsto in favore dell’Anas per il 2014 (335 milioni in tutto), consentendone l’utilizzo, “oltre che per interventi di manutenzione straordinaria […] anche per finanziare la realizzazione di nuove opere”.

Le coperture, per il 2015, verranno trovate riducendo in misura uguale le assegnazioni previste nella legge di Stabilità 2013 per il Tav Torino-Lione: per quell’anno, il 2015, è previsto lo stanziamento di 680 milioni di euro. Un’altra modifica punta a “consentire all’Anas di destinare le risorse stanziate per il triennio 2014-2016 relative al rifinanziamento del Programma ponti e gallerie stradali (previsto dal dl Fare; Ndr) […] anche per l’attuazione di interventi (quali il risanamento profondo della pavimentazione, l’adeguamento e la sostituzione di guard rail e segnaletica) da effettuare sulla rete di competenza mirati ad incrementare la sicurezza e a migliorare le condizioni dell’infrastruttura viaria della rete in gestione della società”.

ROTTAMAZIONE VEICOLI SEQUESTRATI – Ricognizione straordinaria dei veicoli sequestrati da oltre due anni per violazione del codice della strada: le auto giacenti nei depositi saranno inserite in un elenco e sarà data la possibilità ai proprietari di riscattare i veicoli con il pagamento delle sanzioni. In alternativa le auto saranno rottamate.

a proposta è una tra le 90 arrivate a Palazzo Chigi dai vari ministeri, sopravvissuto alla tagliola della Ragioneria dello Stato. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di Stabilità il prefetto dovrà disporre la ricognizione dei veicoli giacenti da oltre due anni presso i depositi autorizzati, a seguito delle applicazione di misure di sequestro e sanzioni. Le auto e gli altri veicoli dovranno essere inseriti in un apposito elenco provinciale, pubblicato sul sito della prefettura-ufficio territoriale del Governo competente, che dovrà anche riportare i dati identificativi dei proprietari dei veicoli. Con l’emendamento dà facoltà al proprietario di riscattare la propria automobile: quindi pagando le somme dovute per il deposito e le multe i titolari dei veicoli potranno riassumerne la custodia. Nel caso di mancata custodia da parte del proprietario, l’autovettura potrà essere alienata per la rottamazione.

PROROGA TRACCIABILITA’ GIORNALI – Far slittare al 1° gennaio 2014 il termine per l’obbligo della tracciabilità delle vendite e delle rese dei giornali quotidiani e periodici. Cancellare i finanziamenti per lo sviluppo delle piattaforme telematiche (per le “opere dell’ingegno”) da destinare successivamente al credito d’imposta per la modernizzazione del sistema di distribuzione della stampa. E ancora: prorogare al 31 dicembre 2016 il sistema delle tariffe postali massime. Queste, da quanto apprende Public Policy, alcune richieste di modifica al ddl Stabilità arrivate dalla presidenza del Consiglio e contenute in un emendamento al vaglio degli uffici legislativi di Palazzo Chigi e della Ragioneria dello Stato.

Il pacchetto di norme, contenute nell’emendamento, sono finalizzate al contrasto della crisi del comparto dell’editoria. La proposta chiede di modificare il decreto 63 del 2012, che ha introdotto in Italia l’obbligo di tracciabilità delle vendite e delle rese, posticipando di un anno il termine dell’obbligo. Ma non solo, l’emendamento posticipa di un anno anche l’accesso al credito d’imposta previsto dalla decreto del 2012 “per sostenere l’adeguamento tecnologico degli operatori”.

E ancora, le risorse stanziate con il decreto Sviluppo bis per l’incremento delle piattaforme telematiche (in favore delle “opere dell’ingegno digitale”), vengono destinate all’incremento – per il 2014 – della dotazione di un altro credito d’imposta: quello per la modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita della stampa.

Le risorse, destinate alle “opere dell’ingegno” e che ora si chiede di spostare, “non hanno trovato – si legge nella relazione illustrativa dell’emendamento – alcuna concreta attuazione”. Quindi “se ne ritiene l’opportuna abrogazione, anche in considerazione della necessità di concentrare le relative risorse su un istituto agevolativo già operante”.

Inoltre, la bozza di emendamento dispone l’ulteriore proroga – fino al 31 dicembre 2016 – dell’attuale quadro regolatorio del sistema di tariffe postali massime, applicabili alle spedizioni si prodotti editoriali. Tra le proroghe anche l’estensione della disciplina per le spedizioni dei prodotti editoriali alle organizzazioni senza scopo di lucro iscritte al Roc (Registro degli operatori di comunicazioni).

La bozza di emendamento prevede infine la proroga dei criteri (disposti dal dpr 48 del 1983) per la distribuzione dei contributi annuali alla stampa periodica edita e distribuita all’estero, in attesa che venga approvato il nuovo regolamento del settore previsto dal decreto 63 del 2012 (in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici).