Letta: “Contro il decreto non solo la piazza, c’è anche il Parlamento”

Pubblicato il 8 Marzo 2010 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA

Enrico Letta

Il vicesegretario del Pd traccia la linea d’azione del Partito contro il decreto salva liste del governo. Intervistato dal quotidiano La Stampa Letta spiega:  «Ancora non è stato deciso quante e dove saranno le piazze che protesteranno contro questo scempio del governo. Serve, però, stabilire una linea comune per la manifestazione».

Per Letta «il grado di durezza della risposta deve essere molto alto, abbiamo la responsabilità di dimostrare agli italiani che non siamo un’accozzaglia di fischiatori di professione ma un’opposizione matura per l’alternativa». Secondo il vicesegretario democratico occorre «fare un appello a Di Pietro» perché è importante che «l’opposizione sia unita»: da qui l’augurio che il leader dell’Idv torni sui suoi passi rispetto alle dichiarazioni su Napolitano e alla richiesta di impeachment.

Per Letta «Di Pietro sbaglia – perchè – così sposta l’attenzione da Berlusconi a Napolitano e trasmette al Paese l’idea che il Quirinale sia un contropotere sullo stesso livello del governo, non è così».

Il vicesegretario del Pd difende l’operato di Napolitano e chiarisce che se quella di Di Pietro sarà una piazza contro il Capo dello Stato «non sarà la nostra». La mobilitazione dell’opposizione, secondo Letta, si farà sentire in Parlamento, dove «gli faremo vedere i sorci verdi» e quanto alle azioni di protesta, «le modalità sono ancora tutte da decidere, non si sa se la piazza sarà una o cento». Infine, secondo Letta, «ci sarà una spada di Damocle sul voto del Lazio, perché un ricorso alla Consulta potrebbe annullare tutto».