Lettera alla Ue: “Pareggio di bilancio più avanti, circostanze eccezionali”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2014 - 20:41 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (foto Ansa)

ROMA  – Una “deviazione temporanea” dovuta a “circostanze eccezionali”. Il governo scrive all’Europa  e lo fa per dire che il pareggio strutturale di bilancio è spostato al 2016. Europa riceve e replica, per ora, con un “valuteremo”. Una risposta definitiva dalla Ue arriverà il 2 giugno: il via libera, insomma, è tutt’altro che scontato.

Una scelta, quella si spostare il pareggio strutturale di bilancio, che Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi  nella lettera indirizzata alla Commissione Ue, motivano così: i l governo ha deciso di accelerare il pagamento di ulteriori 13 mld di debiti della P.A, che peseranno sul rapporto debito/pil 2014.

Perciò “in linea con la clausola delle ‘circostanze eccezionali'” stabilite per legge, devierà “temporaneamente” dagli obiettivi del pareggio di bilancio.

Quindi dal ministero una precisazione sui tempi e sulla consegna:

Le comunicazioni tra il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan e la Commissione Ue ”sono state trasmesse questa sera dal ministro Padoan ai presidenti delle commissioni Bilancio delle Camere e per conoscenza ai presidenti delle stesse”.

 La lettera è stata inviata dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas. E ha in allegato sia il Def sia il Piano Nazionale delle Riforme.

Il Def serve “come risposta del governo italiano agli effetti della pesante recessione che ha colpito l’economia nel 2012 e 2013, attraverso misure concrete per aumentare la crescita potenziale nel medio termine e per l’attuazione di audaci riforme strutturali”. Per contrastare gli effetti della crisi, spiega il Ministero, “il governo italiano, nel rispetto della clausola delle ‘circostanze eccezionali’, come prevista nella legge di pareggio di bilancio” ha deciso di “accelerare il pagamento dei rimanenti debiti pubblici arretrati per ulteriori 13 miliardi, che aumenteranno il rapporto debito/pil nel 2014”.    

Il piano per riallineare i conti pubblici, si legge nella lettera, è illustrato nel dettaglio nel capitolo 3 del Def. Assicurando il pareggio strutturale nel 2016, il governo “procederà nel periodo 2014-2017 con un piano di privatizzazioni di circa lo 0,7 per cento di pil all’anno”. Il governo annuncia infine che per il restante 2014 i risparmi della spending review “saranno usati per finanziare un ambizioso piano per ridurre il cuneo fiscale e aumentare la crescita potenziale dell’Italia nel breve e medio termine”.