Liberalizzazioni, niente penale se cambi operatore telefonico. “Solo su promozioni”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2015 - 14:36| Aggiornato il 25 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Liberalizzazioni, nessuna penale se cambi operatore telefonico

Liberalizzazioni, nessuna penale se cambi operatore telefonico

ROMA – Non si pagherà nessuna penale per passare da un gestore di telefonia all’altro. Si pagherà, come d’altra parte è stato finora, se si recede in anticipo da un contratto. E’ quello che specifica una nota del ministero dello sviluppo economico dopo che sono circolate notizie  su una presunta penale per chi vuole passare da un gestore all’altro.

Il ddl concorrenza “non prevede in alcun modo la reintroduzione di penali per chi recede dai contratti di abbonamento a telefoni fissi e mobili, internet o a pay-tv”, si legge nella nota. “La norma – spiega il ministero – non cambia le disposizioni generali in materia di recesso anticipato dai contratti di telefonia, internet e tv, ma disciplina i costi di uscita dalle sole promozioni relativi ai medesimi servizi (come l’uso di uno smartphone o le partite di calcio gratuite)”.

In primo luogo, evidenzia il Ministero in una nota, la misura fissa un tetto di 24 mesi alla durata delle promozioni. Secondariamente stabilisce che le eventuali penali – già esistenti nelle promozioni – devono rispettare una serie di stringenti requisiti di trasparenza sia verso il cliente, sia verso il regolatore. In particolare, l’operatore dovrà fornire al consumatore informazione esaustiva in merito all’esistenza e all’entità di costi d’uscita. Dovrà inoltre spiegarne analiticamente al Garante delle comunicazioni, sulla base dei costi effettivamente sostenuti, la giustificazione.

In terzo luogo, continua il ministero, la norma impone che i costi d’uscita siano proporzionali al valore del contratto e alla durata residua della promozione.   “In sostanza, l’effetto delle norme introdotte a favore dei consumatori è quello di chiarire un aspetto precedentemente non definito, allo scopo di ridurre e comunque rendere più trasparenti i costi complessivi di uscita dalle promozioni promuovendo la mobilità del cliente. Ciò che era vietato fino a oggi continuerà a esserlo anche dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulla concorrenza, e anzi – conclude il dicastero – le pratiche commerciali già in atto saranno soggette a vincoli più stringenti a tutela del consumatore”.