Liguria. Burlando: “Colpa di Cofferati”. Pastorino: “Paita candidata inadeguata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2015 - 10:38 OLTRE 6 MESI FA
Liguria. Burlando: "Colpa di Cofferati". Pastorino: "Paita candidata inadeguata"

Burlando (LaPresse)

GENOVA – A sinistra continuano a darsi botte da orbi, invece di cercare di capire i perché del successo della Lega e della debacle del Pd.

Dice, come riporta Alberto Maria Vedova del Secolo XIX di Genova, Claudio Burlando, principale artefice del disastro politico, che si aggiunge alle alluvioni di acqua vera che hanno segnato la sua fine di carriera, puntando con ostinazione su Raffaella Paita come suo successore:

“Io sono il primo sconfitto, ma non è colpa mia se la candidatura contro Raffaella Paita è stata messa in campo a novembre. Io ho detto due anni fa che non mi candidavo in modo che chiunque ambisse a questa posizione potesse organizzarsi.

“È una sconfitta, ma la colpa non me la prendo. È da due anni che dico che alla fine del mandato non mi sarei mai più ricandidato. Mi sembra di aver dato la possibilità di trovare la persona giusta per consentire di consolidare una guida di centro sinistra per la Liguria degli anni futuri. [La colpa è di] Cofferati, parlamentare Pd quando gli stava bene il partito: ha perso le primarie e non ha accettato il risultato dicendo cose tremende non confermate dai garanti. Se ne è andato e ha candidato Pastorino. La chiave della sconfitta in Liguria è tutta lì. Abbiamo regalato una regione per una ambizione, costruire una alternativa a Renzi”.

A Burlando replica a muso duro, sempre sul Secolo XIX, Luca Pastorino, candidato di Cofferati, che ha messo assieme 35.593 voti, pari al 6,6% dei voti liguri:

“Dispiace sentire, anche da una persona solitamente ragionevole come l’ex presidente Burlando, un’analisi della sconfitta di Paita poco obiettiva e non corrispondente alla realtà. Imputando le colpe a divisioni o alla volontà da parte mia e di altri di voler costruire un soggetto politico nuovo a livello nazionale, Burlando scarica anche lui le responsabilità di una sconfitta clamorosa, che sono da imputarsi esclusivamente al percorso delle primarie, a una proposta amministrativa confusa e pasticciata anche dal punto di vista delle alleanze con la destra, ai tanti problemi in campo in Liguria in parte causati, e sicuramente non risolti, dall’ ultima amministrazione regionale, a una candidata a detta di tutti inadeguata e divisiva”.

Insiste Claudio Burlando:

“Dopo le primarie, o ci si ricompone o si perde. Se io fossi andato contro il sindaco Doria dopo avere votato Pinotti alle primarie a Genova non so se l’attuale sindaco avrebbe vinto. È stata fatta una battaglia nazionale contro Renzi da parte di Cofferati e Pastorino e Civati. Si poteva fare in due modi: sconfiggere Renzi alle primarie o farlo perdere dopo. Hanno scelto il secondo e farci perdere così la regione non è cosa bella. Loro non sono più nel Pd, vogliono costruire l’ennesimo contenitore sinistra. Ma non c’è spazio a sinistra, o è molto marginale, se giochi contro il Pd, non ha portato bene a Rifondazione a Sel e a altri”.

Replica Luca Pastorino:

A Burlando, Paita e a tutti coloro che raccontano favole, dicendo che la colpa di tutto sarebbe la mia, suggerisco di compiere un piccolo sforzo verso un giudizio minimamente oggettivo della realtà. Suggerisco di guardare ad esempio quanto accaduto in Veneto dove, nonostante una scissione clamorosa compiuta da Tosi che ha peraltro avuto un consenso dell’11%, il centrodestra diviso ha stravinto con il Governatore uscente Zaia (oltre il 50% dei voti), a dimostrazione del fatto che, se gli elettori sono soddisfatti dei propri rappresentanti, non c’è divisione che tenga.

“Se invece i cittadini sono delusi da 5 anni di amministrazione regionale e se la proposta di candidatura è profondamente sbagliata, la colpa di una sconfitta la si deve dare solo a se stessi”.